"La barriera di San Felice? Un'offesa al paesaggio e un'occasione persa per il fotovoltaico"
Che quella barriera facesse discutere è risaputo: sin da quando è apparsa si sono registrate polemiche. Adesso il "caso" della barriera antirumore di San Felice finisce tra gli esempi di "sfregio al paesaggio" in Italia. A denunciare la "bruttura" che peraltro "si dimentica della crisi energetica" è Dario Balotta per Europa Verde.
"E' inammisibile che i gestori autostradali, quelle poche e insufficienti barriere fonoassorbenti che istallano, le realizzino ancora prive di pannelli fotovoltaici in una fase di crisi energetica come l'attuale", commenta Balotta. "Non solo - aggiunge -, ma spesso sono orribili strutture che offendono il paesaggio come nel caso della recente barriera costruita da Autovie Padane (gruppo Gavio) in località S.Felice a Cremona. Le barriere fotovoltaiche sono una ottima soluzione per produrre energia pulita senza consumare suolo agricolo e consentono al nostro Paese fortemente dipendente dalle fonti energetiche fossili (gas e petrolio) di ridurla".
"Anche molte di quelle già istallate possono essere riutilizzate istallando pannelli solari - incalza il referente di Europa Verde -. Spesso per la loro funzione protettiva le barriere antirumore sono in prossimità di agglomerati urbani o servizi pubblici che potrebbero utilizzare l'energia prodotta a km/zero oltre che ridurre l'inquinamento acustico. Nelle convenzioni Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) e le concessionarie autostradali andrebbe aggiunto un capitolo specifico che renda obbligatoria la costruzione di barriere fonoassorbenti dotate di pannelli solari anche coinvolgendo i Comuni interessati che oltre alla tutela del paesaggio devono sviluppare le fonti energetiche rinnovali sul loro territorio".
"Con la creazione di una comunità energetica locale - conclude balotta -, l’energia prodotta dalla concessionaria autostradale prima di “finire in rete” sarebbe utilizzata in loco (agglomerato urbano o edifici pubblici) evitando le dannose e dispersive cabine di risalita ed accumulo dell'energia elettrica".
Riguardo alla barriera antirumore di San Felice, va ricordato che l'intervento è stato realizzato dalle Autostrade, che fanno capo al Ministero e non è pertanto soggetto ad alcun parere né controllo da parte degli enti locali, compresa la Commissione Paesaggio, che non ha potuto avere alcuna voce in capitolo su questa operazione (qui il nostro articolo).
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