10 gennaio 2025

"La violenza non ha genere". La scritta comparsa sui manifesti 'anti-femminicidio' del Torriani suscita la risposta degli AtTorriani. Arrivato anche un messaggio dalla fondazione di Gino Cecchettin

La violenza non ha genere, ma il femminicidio sì: questo ci sentiamo di rispondere a chi ha imbrattato il nostro striscione contro la violenza sulle donne che da circa due mesi e mezzo è esposto, lato tangenziale, sulla cancellata esterna al Torriani.
 
Hanno scritto in rosso che la violenza non ha genere e sull'altro lato della tangenziale nei pressi del cantiere tra Cisalfa e Mediaworld qualcuno ha scritto che le morti dei maschi sarebbero di serie b, non raccontate dai tg.
Prendiamo atto e rileviamo che:
 
1. L'azione di sensibilizzazione messa in atto dal gruppo teatro del Torriani ha centrato l'obiettivo: svegliare dall'indifferenza e provocare, perché sia evidente a tutti, l'inadeguatezza di chi, per evitare di affrontare seriamente il problema, rilancia con povertà argomentativa.
 
2. Negare il femminicidio e la rilevanza del fenomeno nella sua specificità non è il metodo corretto per porre l'attenzione sulle altre violenza e i tanti, troppi problemi di una società sempre più costruita sul contrasto e le contrapposizioni.
 
3. Il presidente della Repubblica Mattarella nel suo discorso di fine anno ha citato le guerre, il bullismo, le disuguaglianze, le crisi economiche e migratorie, la disoccupazione e, per ben due volte, il femminicidio tra le urgenze del nostro tempo cui è necessario dare una risposta. Ha lodato i giovani che hanno voluto in vari modi manifestare contro l'indifferenza verso il fenomeno del femminicidio.
 
4. Noi non abbiamo fatto altro che questo. Continueremo ad occuparci di questo aspetto perché non abbiamo la forza, i mezzi e il tempo di occuparci democraticamente di tutto il resto. 
 
5. Non ostacoliamo, non lo faremo mai, chi volesse impegnarsi per un'altra causa senza fermare la nostra.
 
 
Abbiamo raccontato del nostro progetto e di questo spiacevole atto vandalico alla Fondazione Gino Cecchettin. Con grande emozione abbiamo ricevuto risposta immediata:
 

(vi)"ringrazio per averci scritto e per aver condiviso il grande impegno che il vostro istituto sta portando avanti per sensibilizzare studenti e comunità contro il femminicidio. Gesti come i vostri sono fondamentali per mantenere alta l'attenzione su una tragedia che colpisce la nostra società e per educare le nuove generazioni al rispetto e alla consapevolezza.

Sono profondamente dispiaciuto e rammaricato per l'atto vandalico subito. Episodi come questo ci ricordano quanto sia ancora necessario combattere contro stereotipi e atteggiamenti che minimizzano o confondono il problema della violenza di genere.

A nome della Fondazione Giulia Cecchettin, desidero esprimere il nostro sostegno al vostro operato e condannare con forza ogni tentativo di distogliere l'attenzione dall'urgenza di affrontare il femminicidio come fenomeno specifico e strutturale.

Personalmente ritengo più utile non dare seguito a gesti provocatori, preferendo dedicare il mio tempo ad attività che possano generare valore concreto. 

Posso solo dire che la maggior parte dei miei impegni in calendario sono incontri con le scuole. 

Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio ancora per il prezioso contributo che state dando alla causa.

Con stima,

Gino Cecchettin"


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commenti


Gino

10 gennaio 2025 19:36

Non tutti i torti per il secondo striscione…