"Lo sviluppo sostenibile e l'educazione alimentare": presentato il progetto-scuola di Coldiretti Cremona. Con sei percorsi e oltre 2000 alunni coinvolti
Sostenibilità ambientale ed educazione alimentare saranno anche quest'anno al centro del progetto didattico ‘Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare’ promosso da Coldiretti Cremona in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e proposto alle scuole primarie della provincia. Presentato presso la sede Coldiretti di via Verdi, il progetto consiste in 6 percorsi didattici strutturati per sensibilizzare gli alunni su tematiche importanti: ‘Scalata della piramide alimentare’, con la partecipazione di un professionista della nutrizione; ‘Latte a tutto calcio’ alla scoperta di questo alimento fondamentale per la crescita e lo sviluppo; ‘Acquavita’, elemento prezioso ed essenziale, ‘Buono come il Miele’ con focus sul mondo delle api; ‘Gli animali della fattoria’, viaggio alla scoperta della vita nelle fattorie, guidati in classe da un agricoltore. Tutte queste attività poi potranno essere integrate con visite presso le Fattorie Didattiche o visite al mercato di Campagna Amica. Ogni classe che aderisce dovrà produrre un elaborato sulla tematica scelta, che potrà essere una composizione letteraria, poetica, un progetto grafico, un plastico o quello che riterrà più adeguato fare. Come sempre, a fine anno scolastico, durante la festa finale del progetto, verranno premiati i lavori di 10 classi.
Anche per l’edizione 2024 il progetto raccoglie numeri importanti, come ha spiegato Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona: «Sono 100 le classi della Scuole Primarie della Provincia coinvolte, per un totale di oltre 2.000 alunni, che corrispondono al 15% della popolazione scolastica provinciale per quella fascia d’età. Inoltre da quest’anno avremo anche 150 bambini di 4 scuole dell’infanzia che saranno impegnati in esperienze laboratoriali.».
Numeri importanti raggiunti grazie alla collaborazione con L’ufficio Scolastico Territoriale, di cui si è fatta portavoce Aurora Romano, spiegando il ruolo chiave della scuola: «Negli ultimi anni la scuola si è molto aperta al territorio, del quale riconosce l’importanza. Sono tre le leve su cui lavoriamo per portare avanti progetti come questo: in primo luogo, l’educazione civica inserita in tutti i percorsi scolastici, quindi l’innovazione didattica che si avvale di nuovi strumenti e metodi educativi e infine l’educazione alimentare come promozione alla salute e ad un sano e consapevole rapporto col cibo». E di cibo e mense scolastiche ha parlato anche Maura Ruggeri, assessore all’Istruzione e risorse umane del Comune di Cremona, spiegando come l’educazione alimentare parta fin dall’infanzia ed trovi un momento cruciale nella ristorazione scolastica: «Non è solamente un servizio, ma anche un modo per fare educazione alimentare, che a sua volta è in stretto rapporto con la sostenibilità. Per questo è importante fare rete con il territorio e con le realtà presenti».
Un territorio a vocazione prettamente agricola del quale però si deve cogliere anche il ‘bello’ che offre. E sulla bellezza ed arte si soffermato Luca Burgazzi, Assessore ai Sistemi Culturali, Giovani, Politiche della Legalità del Comune di Cremona. «Con il Museo Ala Ponzone abbiamo attuato un percorso alla scoperta dell’arte coniugata all’alimentazione in un circolo che coinvolge la cultura, la storia, il patrimonio artistico locale. Coinvolgere la scuola ed un’associazione di categoria in ambito di tematiche culturali significa evitare che il progetto si esaurisca con un evento, ma ci porta ad entrare nel quotidiano, intercettando quelle fasce d’età che sono fondamentali».
Maria Paglioli, Responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa, ha infine posto l’accento sul rapporto diretto con i piccoli alunni: «E’ sempre un’emozione parlare di agricoltura ai bambini; nella mia esperienza, allevatori ed agricoltori sono come la spina dorsale di questo progetto perchè quando vanno nelle classi raccontano e trasmettono la loro passione per questo lavoro».
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commenti
Giorgio
24 gennaio 2024 14:01
Università degli studi di Milano: l’aria di Cremona è pessima, la peggiore della Lombardia, principale imputata l’agricoltura. Leggere articolo sul blog dell'ex direttore de La Provincia
Chiara bellani
25 gennaio 2024 07:58
Ah sì l'agricoltura? Non la piccola ILLVA che abbiamo alle porte della città?