Il segretario dei Forza Italia Luca Ghidini torna a criticare duramente il Memorandum Cremona 20-30, sottoscritto nel 2021 con A2A, e definito oggi un fallimento politico annunciato. Dopo le recenti dichiarazioni del sindaco Virgilio, Ghidini denuncia l’assenza di risultati concreti, l'abbandono degli investimenti promessi e la mancata dismissione dell'inceneritore, simbolo – a suo dire – di una strategia costruita sulla propaganda. Per Forza Italia, il progetto si è rivelato un'operazione di greenwashing senza visione strategica, aggravata da una cessione del patrimonio pubblico senza adeguate contropartite. L’attacco si conclude con un appello alla trasparenza e alla responsabilità politica verso i cittadini cremonesi.
"Il recente intervento del Sindaco Virgilio sul destino del Memorandum Cremona 20-30, firmato nel 2021 con A2A all'indomani della cessione del 49% di LGH, rappresenta – nella sostanza – la certificazione ufficiale del fallimento di una scelta politica che Forza Italia ha sempre contestato.
Il Memorandum doveva portare sul territorio 150 milioni di euro di investimenti in progetti per la transizione energetica, ma oggi, a distanza di quattro anni, il piano si è ridotto alla sola manutenzione dell'esistente: nulla di nuovo, nulla di realmente strategico, solo operazioni a basso impatto economico e a valore aggiunto pari a zero per il nostro territorio.
Emblematico è il caso dell'inceneritore, attorno al quale il centrosinistra ha costruito ben due campagne elettorali, promettendone lo spegnimento in tempi certi. Oggi è evidente che si è trattato di una clamorosa operazione di propaganda: l'impianto non solo non verrà spento, ma resterà in funzione almeno fino al 2036, non per volontà della Regione Lombardia, come si vorrebbe far credere, ma perché così ha deciso A2A, che ne è oggi l'unica proprietaria. È legittimo chiedersi se il sindaco Virgilio, oltre a firmare il Memorandum, abbia mai sottoscritto con A2A un accordo formale e vincolante per la dismissione dell'impianto, oppure se si sia semplicemente limitato a inseguire slogan senza fondamento.
Virgilio oggi riduce il fallimento del Memorandum alla questione del termovalorizzatore, ma dimentica – o finge di dimenticare – che quell'accordo prevedeva investimenti ben più ampi, che avrebbero dovuto coinvolgere l'intero territorio. Che fine hanno fatto i restanti progetti? Quali garanzie reali sono state ottenute affinché quei 150 milioni annunciati si traducano in opere e benefici concreti per la città? A oggi, non esiste alcun documento che certifichi l'impegno vincolante di A2A, e questo fa crollare tutta la narrazione su cui si è retta per anni l'amministrazione.
Alla luce della cessione, a giugno 2025, delle reti gas di Cremona (e di altre province lombarde) da parte di A2A ad Ascopiave, è ormai evidente che la multiutility non ha mai avuto un reale interesse a investire in modo organico e strategico sulla nostra città.
Il sindaco Virgilio tenta oggi una narrazione rassicurante, ma nei fatti ha dovuto ammettere l'inattualità del protocollo 2020-2030 e la necessità di ripensarlo. Con stucchevole leggerezza dichiara che oggi vengono meno quelle stesse premesse che l'amministrazione di cui fece parte aveva posto come base della trattativa con A2A. Ammissioni gravissime, che confermano quanto andiamo dicendo da anni: la cessione di LGH è stata una svendita del patrimonio pubblico senza alcuna vera contropartita.
L'unico "valore" rimasto alla città è lo 0,84% delle quote azionarie: una partecipazione simbolica che non consente alcuna reale incidenza sulle scelte strategiche. Eppure, oggi, il sindaco propone di "costruire dal basso" un nuovo piano energetico locale, dimenticando che solo pochi mesi fa la sua stessa maggioranza ha bocciato la nostra proposta di destinare una parte dell'indennizzo Tamoil proprio alla progettazione e al finanziamento di un piano energetico per Cremona. Una contraddizione evidente, che svela una mancanza di visione strategica.
A questo punto, ci chiediamo quale credibilità possa avere un'amministrazione che, a distanza di soli quattro anni, getta nel cestino un progetto sulla transizione energetica sbandierato come epocale. In assenza di risultati e di garanzie concrete, appare sempre più chiaro che il greenwashing del Memorandum sia servito solo a mascherare l'assenza di una vera strategia. A2A ha già voltato le spalle a Cremona, e il Comune, incapace di programmare o proporre alternative, ha accettato un ruolo marginale, di mero osservatore di decisioni prese altrove.
Per Forza Italia questo è l'epilogo di un errore politico colossale, di cui sono responsabili l'ex sindaco Galimberti e l'allora vicesindaco Virgilio, oggi primo cittadino, che firma la fine di un percorso sbagliato voltandogli le spalle nel silenzio e senza assumersi la responsabilità delle scelte passate. I cremonesi meritano trasparenza, serietà e proposte concrete, non promesse tradite né narrazioni rassicuranti smentite dai fatti."
Luca Ghidini - Segretario Comunale Forza Italia Cremona
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