‘Saldi di mercato grigiorosso’: Sernicola al Pisa a rinforzare una diretta concorrente (in prestito)
Che questa sessione di mercato invernale (come del resto le passate) non fosse una passeggiata salutare ed indolore era risaputo (a maggior ragione ricordando le precedenti), ma che la Cremonese diventasse un ‘banco di saldi’ a beneficio delle dirette concorrenti, quello magari non ce lo saremmo aspettato, né tantomeno augurato.
Considerazioni che arrivano dopo che il ‘problema muscolare’ che ha obbligato in tribuna Leonardo Sernicola sabato scorso allo Zini, si è rivelato utile solo a preservare un giocatore, da tempo sulla lista dei possibili partenti di questa sessione di mercato, che andrà a rinforzare nientemeno che il Pisa, che ovviamente accetta di buon grado il probabile prestito (con riscatto).
Che Sernicola fosse il più appetibile della lista dei partenti, minutaggio, rendimento e panchine parlano chiaro, ma che potesse finire a una squadra che ci sopravvanza con discreto margine, si paventa come un Harakiri che non trova un briciolo di senso.
Il dato oggettivo dice che la dirigenza cui fa capo il ds grigiorosso Giacchetta, in questa nebbiosa e fredda sessione di mercato, ha il segno meno: 4 cessioni, Jungdal, Lochosvhili, QUagliata e Sernicola, contro 2 arrivi, Drago, e Azzi.
Partendo dal presupposto che il mercato lo fa chi è preposto dalla società, il buonsenso dice che l’allenatore quantomeno dovrebbe indicare o almeno vagliare eventuali mosse di mercato, sia in ingresso che in uscita.
Stroppa, cui in questo momento va dato merito e sostegno per la continuità di risultati e prestazioni ritrovatre dalla squadra, a domanda ha chiaramente specificato come le scelte di mercato siano tutte a carico della società.
Personalmente credo, e soprattutto mi auguro, che questo sia almeno in parte falso, per questo sarebbe interessante chiedere al mister grigiorosso, un parere dal suo punto di vista, sulle mosse fin qui fatte dalla dirigenza grigiorossa, ad una settimana dalla chiusura del mercato.
Certo è che, tra un mercato estivo i cui frutti tardano a sbocciare ed un cambio di allenatore che ha dato più problemi che benefici, viene da chiedersi il perché tanto impegno nell’andare a rinforzare le rose delle ‘più o meno dirette concorrenti’ senza un riscontro economico immediato. Un controsenso, a maggior ragione, se poi per scelta o per imposizione, sei costretto ad acquisire giocatori a titolo definitivo, pagando sull’unghia tutti i danari richiesti.
Chiaro è che "conti in rosso" non sono certo quelli relativi al bilancio economico di una società che ben li sa fare, ma quelli di sessioni di mercato che alla resa dei conti sono sempre molto costose, e poco producenti: i risultati sportivi nelle ultime 2 stagioni lo certificano.
Per questo motivo sarebbe forse il caso di invertire in fretta la tendenza tra chi va e chi arriva, non solo per riempire gli slot lasciati liberi, ma per rinforzare la rosa laddove vi è un’effettiva carenza con giocatori realmente utili ed affidabili, capaci di entrare in sintonia con il gruppo, nel più breve tempo possibile.
Ad oggi i giocatori accostati alla Cremonese, si leggono, come da ragazzi sfogliavamo un almanacco di figurine Panini.
Arrivato alla pagina relativa alla Cremonese, il rischio è che, nel ricordo dei mazzi di figurine che i maschietti della mia generazione si portavano in saccoccia -i più ‘sgamati’ anche un paio, quelle da scambiare e quelle da giocare- ne restino solo poche o peggio troppe tra doppie e sgualcite.
Ovviamente il giudizio rimane in sospeso sino alla mezzanotte del 3 febbraio 2025, quando potremo finalmente fare delle valutazioni oggettive, su quanto lungimiranti siano state le mosse di mercato della società, in attesa di un verdetto di fine campionato che si spera possa centrare per buona pace di tutti, gli obiettivi prefissati.
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