"Spietata operazione finanziaria architettata da una politica spregiudicata". Il sindaco di Rovato torna sulla vendita di Lgh ad A2A e attacca Pizzetti
“Dovevo segnare una differenza di pensiero e di sensibilità nei confronti dei colleghi di LGH di Cremona, Crema Lodi e Pavia, che ora si arrabattano a trovare giustificazioni del loro comportamento in quei pareri dei consulenti e degli esperti societari che proprio io avevo sollecitato per tentar di capire come muoversi correttamente, e che allora venivano visti come inutili perdite di tempo e di denaro, anche da parecchi colleghi Sindaci di Cogeme (di area P.D.)”.
Così il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, spiega ai suoi concittadini il motivo delle sue dimissioni (poi ritirate) a seguito dell'avviso inviatogli dalla Corte dei Conti sulla vicenda della cessione di Linea Group ad A2A (qui l'articolo). Belotti torna sul caso che ha sollevato una ridda di polemiche nelle scorse settimane dalle colonne de “il Leone”, il periodico edito dal Comune di Rovato. Il suo intervento/editoriale a ridosso delle festività ripercorre la vicenda anticipando future rivelazioni sulle ragioni che avrebbero portato alla decisione di cedere Lgh ad A2A.
“Chi ha seguito nel 2015 e nel 2016 le vicende relative alla cessione del 51% di LGH ad A2A – scrive Belottti – sa bene quale sia stata la mia posizione e quindi la posizione del Comune di Rovato. E quanto tenessi alla nostra gloriosa CoGeMe, vera e proprio gioiello di Società territoriale di servizi che tanta ricchezza e tanta occupazione aveva prodotto e distribuito negli ultimi quaranta anni. Una eccellenza che è stata prima seriamente indebolita con l’operazione di aggregazione in LGH con 4 sorelle povere (Cremona, Crema Lodi e Pavia), e poi umiliata e mortificata con la vendita della maggioranza di LGH ad A2A”.
Il sindaco di Rovato non usa mezzi termini e parla di “Una spietata operazione finanziaria architettata da una politica spregiudicata e disinvolta che è passata sopra a tutto e a tutti, e che ha avuto come unico argine Rovato e Cazzago e pochi altri. Infine travolti e piegati anch’essi alla logica dei massimi sistemi. Avrei molto da dire e molto dirò a chi di dovere e nelle giuste sedi e pure con alcune puntuali dichiarazioni”.
Quanto alle dimissioni, aggiunge, “che il mio fosse un chiaro gesto di insofferenza e di profonda disapprovazione nei confronti dell’atto di messa in mora ricevuto è palese. Ma il sottoscritto aveva anche la necessità di rimarcare la profonda diversità tra il suo comportamento e quello dei sindaci di Cremona, Crema, Lodi e Pavia, tutti guarda caso, di area P.D. Che da subito avevano sposato l’offerta A2A e che nemmeno lontanamente potevano pensare che ci fosse un sindaco così cretino, il sottoscritto, che potesse mettere in discussione l’operazione già ampiamente preconfezionata prima del mio arrivo nel 2015 (al posto del Bergomi targato P.D.). Il quale sindaco cretino poneva sul tavolo, con grande sorpresa, poi insofferenza e grande irritazione di tutti, la questione della gara ad evidenza pubblica per la cessione del 51% di LGH”.
“Dovevo segnare una differenza di pensiero e di sensibilità nei confronti dei colleghi di LGH di Cremona, Crema Lodi e Pavia – spiega Belotti –, che ora si arrabattano a trovare giustificazioni del loro comportamento in quei pareri dei consulenti e degli esperti societari che proprio io avevo sollecitato per tentar di capire come muoversi correttamente, e che allora venivano visti come inutili perdite di tempo e di denaro, anche da parecchi colleghi Sindaci di Cogeme (di area P.D.). In realtà il mio gesto politico lo hanno capito tutti, soprattutto a Cremona e a Crema. E in A2A. Gli unici a non capirlo sono stati i consiglieri di Rovato. Quelli di minoranza. Che intanto, sotto sotto, speravano che io me ne andassi davvero così, lasciandogli sorprendentemente il campo libero. E che poi hanno tentato di interpretare gli accadimenti con argomenti di terza quarta e quinta mano, evidentemente senza conoscere un acca della vicenda LGH e senza avere letto nulla. Beata gioventù. Vi bastava chiedere qualche info alle segreterie del vostro P.D. regionale e nazionale per avere la ricostruzione esatta dell’in- tera vicenda”.
Oppure, aggiunge facendo riferimento all'intervento di alcune settimane fa del parlamentare Luciano Pizzetti “recuperare la pagina della Provincia di Cremona del 14 Dicembre scorso, dove tale Onorevole Pizzetti del P.D. ha scritto candidamente tutta la verità, nient’altro che la verità. Dal titolo “Ma quale danno erariale... Chi ha votato sì ne sia fiero”. Leggetelo tutto con attenzione e poi, se ancora non avete capito, leggetevi anche il parere dell’onorevole Gregorio Ghitti del P.D. che sosteneva nel 2015 che per le nozze tra A2A ed LGH “...la gara non è obbligatoria” paventando pure un danno economico per sindaci e consiglieri che avessero osato opporsi all’operazione”.
“Se poi ancora non avete capito non demoralizzatevi, è già successo e succederà ancora per almeno i prossimi 4 anni”, conclude il sindaco di Rovato.
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