29 novembre 2023

23 sindaci rispondono duramente alla Pec del Movimento per la riqualificazione dell'ospedale. "Abbiamo a cuore il territorio e la salute dei cittadini"

Ventitré sindaci del territorio rispondono con un loro comunicato alla pec inviata dal Movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona sulla presentazione del progetto vincitore per il nuovo ospedale di domani pomeriggio al Museo del Violino (leggi qui). Ecco la lettera aperta, sottoscritta da 23 Sindaci, in risposta al Movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona
 
Gentilissimi,
abbiamo ricevuto nella giornata di ieri il vostro appello anche se la notizia è stata anticipata dalle testate locali. Capiamo che molti preferiscono prima la stampa anche nel rapporto con le Istituzioni, per avere più risalto. Ci terremmo a fare alcune brevi precisazioni in merito ai contenuti della lettera, ovviamente legittima, ma anche abbastanza “offensiva” nei confronti del ruolo istituzionale dei Sindaci.

Premettiamo che la nostra non è una critica alle posizioni di contrarietà del movimento, che nel merito non condividiamo, ma che ovviamente e rispettosamente riteniamo legittime e che riteniamo su certi aspetti meritevoli di confronto per approfondire. Ma il nostro è un doveroso chiarimento sul lavoro, di confronto e di valutazione, che è stato fatto da parte dei Sindaci del territorio.

Quando si scrive che abbiamo giurato sulla Costituzione che dovrebbe essere il nostro faro e si cita l’articolo 32 che ricorda che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo, ci sentiamo di dire che la Costituzione non ‘dovrebbe’, ma è stata ed è nei fatti il nostro faro sempre e nella quotidianità in ogni azione che siamo chiamati a svolgere e soprattutto sulla difesa della salute dei cittadini, che siamo chiamati ad amministrare e ne è chiara testimonianza il lavoro che tutti i sindaci indistintamente hanno fatto durante il periodo della pandemia e che continuano a fare nella quotidianità nell’interesse della collettività.

Allo stesso tempo crediamo sia assolutamente sbagliato e fuorviante chiederci come Istituzioni di non partecipare, ma di essere in piazza per dare un segnale forte a chi credere di calare dall’alto decisioni senza una vera attenzione per il territorio, come a voler sottolineare che chi parteciperà non ha a cuore il futuro del proprio territorio o ne ha scarsa attenzione.

Forse è proprio per questo che parteciperemo a questo importante momento per la nostra città e il nostro territorio, perché ci sta a cuore la crescita dei nostri territori, e perché, avendo ben presente la tutela della salute dei cittadini come fondamentale diritto dei cittadini, pensiamo che questo passi dall’offrire nuovi luoghi dove la sanità pubblica possa essere svolta al meglio rispondendo ai bisogni delle persone, ed il percorso intrapreso, che porta anche alla realizzazione del nuovo ospedale, per noi risponde a questa esigenza. L’alternativa di intervento sull’ospedale attuale per costi, tempistiche e prospettive di esito finale rappresenterebbe secondo noi un grande rischio di blocco di molte attività per molti dei prossimi anni e un dispendio di soldi pubblici con scarsa possibilità di soluzione di problemi strutturali profondi e con scarsissime possibilità di reale rinnovamento in termini gestionali e tecnologici. Riteniamo altresì che un nuovo ospedale possa stimolare anche la costruzione di quella medicina territoriale così importante e per la quale, anche da un punto di vista socio-sanitario, ci stiamo già spendendo senza sosta da molto tempo, sempre pronti a motivare queste nostre affermazioni.

Certamente le criticità sono ancora molte e così i passi in avanti da fare e le incognite anche, ma proprio nello spirito dell’art.32 della Costituzione, continuiamo a lavorare per l’interesse della collettività e partecipiamo nell’interesse del territorio.

ELENCO SINDACI SOTTOSCRITTORI DOCUMENTO:

  • Sebastiano Baroni Sindaco Crotta d’Adda

  • Giuseppe Bignardi Sindaco Persico Dosimo

  • Oreste Bricchi Sindaco Acquanegra Cremonese

  • Caruccio Biondo Sindaco Pozzaglio

  • Cominetti Graziano Sindaco Pescarolo ed Uniti

  • Giantonio Conti Sindaco Vescovato

  • Luca Ferrarini Sindaco Bonemerse

  • Gianluca Galimberti Sindaco Cremona

  • Giampaolo Gansi Sindaco Isola Dovarese

  • Gian Pietro Garoli Sindaco Casalbuttano

  • Fausto Ghisolfi Sindaco Sospiro

  • Raffaele Leni Sindaco Cappella Picenardi

  • Donato Losito Sindaco Malagnino

  • Roberto Mariani Sindaco Stagno Lombardo

  • Achille Marelli Sindaco Gadesco Pieve Delmona

  • Maurizio Morandi Sindaco Pieve San Giacomo

  • Fabio Navarra Sindaco Volongo

  • Giuseppe Rossetti Sindaco Corte de Frati

  • Esther Stanga Sindaco Pessina Cremonese

  • Cristiano Strinati Sindaco Paderno Ponchielli

  • Diego Vairani Sindaco Soresina

  • Carlo Vezzini Sindaco di Sesto ed Uniti

  • Maria Maddalena Visigalli Sindaco Grumello Cremonese ed Uniti


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commenti


Marco Degli Angeli

29 novembre 2023 16:16

Poveri sindaci. Si sono offesi perché il comitato ha consegnato la lettera alla stampa.
Non c'è nulla di male cari sindaci, anche perché se la stampa non se ne occupa spesso i cittadini non ottengono risposte.
Forse vi siete scordati che i cittadini hanno appreso la decisione di abbattere l'attuale ospedale proprio dalla stampa, perché l'argomento "nuovo ospedale" non è stato oggetto di discussione in nessun consiglio comunale. Non c'è mai stata una assemblea pubblica, un momento di ritorno ai cittadini all'interno degli spazi del consiglio comunale. Del tema (nelle fasi preliminari) non se ne trova traccia nemmeno nei verbali delle assemblee ATS/asst/sindaci. Il punto è comparso negli Odg solo a.giochi fatti. Ora però apprendiamo che tutti i sindaci firmatari sono allineati e concordi sul nuovo nosocomio. La loro è una posizione personale o è stata frutto di discussioni nei consigli comunali. Ora apprendiamo che per loro il nuovo ospedale sarà la chiave per risolvere il problema della medicina del territorio. Quindi per aver servizi sanitari territoriali degni di questo nome dovremo attendere il 2030? La legge sanitaria lombarda prevede l'istituzione dei Presst dal 2015 e delle case della comunità 2021. Vorrei sapere quanti di voi dal 2015 ad oggi hanno battuto i pugni sui tavoli dell'assessorato regionale o del governatore per richiedere il rinnovo spetto delle leggi votate da regione stessa. In quanti hanno preteso il completamento dello studio epidemiologico cremonese e chiesto approfondimenti specifici ad ats sui propri comuni.
Difendere la salute dei propri cittadini significa anche opporsi ad impianti impattanti e non ricondurre tutto al dogma della crescita e dello sfruttamento del territorio senza se e senza ma. Buona passerella.

Bebo

29 novembre 2023 16:32

Vogliamo confrontare i nomi dei sindaci con le firme raccolte?
Se non ci sono dicano semplicemente 'non ce ne frega nulla'

Manuel

29 novembre 2023 17:47

Tra poco, Eccellentissimi Signori Sindaci sarete invitati ad inaugurare il nuovo reparto di terapia intensiva presso il “vecchio” nosocomio di Cremona, la cui benemerita, ma costosa, realizzazione favorirà l’aumento dei posti letto, quanto la capacità della sanità locale di meglio sopportare una, non auspicabile, nuova prova pandemica. Potrebbe essere l’occasione buona, da parte dei primi cittadini, per apprezzare la resilienza, per non dire la capacità metamorfica della cinquantenne struttura, al momento valutata come moribonda.
PS: come ricordava, poco tempo fa, il geometra Mantovani, la soluzione ristrutturazione favorirebbe un risparmio di almeno 100 milioni di €€, non bruscolini!