8 luglio 2025

A Cremona nel 2024 spesi 522 milioni di euro in beni durevoli, pari al + 5% rispetto al 2023. La nostra si conferma tra le province più vivaci della Lombardia

La Lombardia si conferma sempre leader nella spesa in beni durevoli, con una crescita del 4,1%, con una spesa che si avvicina ai 16 miliardi di euro, con un incremento del 4,1%, comunque sotto la media nazionale (+4,5%), secondo i dati dell'Osservatorio annuale dei consumi di Findomestic. Ma Cremona si afferma comunque come una delle province più dinamiche della Lombardia in tema di beni durevoli, con una spesa che nel 2024 ammonta a 552 milioni, pari ad un incremento del 5% rispetto all'anno precedente, il terzo migliore in Lombardia, che posiziona Cremona al 43° posto nel ranking delle 107 province italiane. Buona anche l'espansione della spesa media per nucleo familiare: +4,3%, terzo miglior dato, a 3.538 euro.

Come rilevato dall'Osservatorio annuale Findomestic, il cui rapporto è giunto alla trentunesima edizione, i cremonesi hanno speso 137 milioni di euro in auto nuove (+5%), e 178 milioni in auto usate: qui, sul 2023, si osserva una crescita del 14,5% che è la seconda più ampia in regione e la settima a livello nazionale. Meno vivace il comparto delle due ruote: +3,8% e consumi per 15 milioni. Cremona è una provincia più dinamica anche nell'acquisto di elettrodomestici (+2,5% a 41 milioni), mentre la flessione nella telefonia è tra le più contenute della Lombardia: -2,8% (38 milioni). In perdita gli altri segmenti del panorama dei beni per la casa: -1,9% per i mobili (121 milioni di euro), -2,9% per l'information technology (13 milioni) e -4,9% per l'elettronica di consumo (10 milioni).

A livello regionale, la spesa in beni durevoli nel 2024 ha toccato 15 miliardi e 740 milioni, più del doppio rispetto alla seconda regione, il Lazio. La spesa per famiglia in Lombardia è stata di 3.149 euro, quasi 500 euro in più rispetto alla media nazionale. La cifra è la quinta più alta in Italia. La variazione sull'anno precedente è del +3,4%, inferiore alla media del paese. Per crescita la Lombardia è 18ª in Italia, più lente sono solo Campania e Liguria). A livello provinciale il primato spetta a Monza-Brianza che, con 3.690 euro per famiglia, occupa il quarto posto nella graduatoria di tutte le province italiane, preceduta solo da Modena, Biella e Trento. Milano si colloca invece appena sotto alla media regionale (con 3.389 euro), occupando il 32esimo posto nella classifica delle 107 province italiane. Il dato più basso si riscontra nella provincia di Sondrio: 2.920 euro di spesa per nucleo. Per quanto riguarda i consumi, Brescia segue Milano con 1 miliardo e 857 milioni di euro. Con variazioni fra il +6% e il +4,6% si posizionano nell'ordine Varese, Monza-Brianza, Cremona, Pavia e Brescia, a fronte di Milano con un aumento di spesa limitato al +2,9%. Crescita più lenta per gli acquisti di auto nuove: +3,1%, quartultimo posto in Italia. Più contenuto delle altre regioni italiane il calo nell'information technology (-1,9%). Varese la provincia dove i consumi sono aumentati di più (+6%).

"Come nel resto d'Italia - spiega Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic - il maggior contributo all'aumento della spesa è venuto dai beni legati alla mobilità, in particolare dalla vendita di motocicli, caratterizzata da una crescita superiore sia alla media nazionale che a quella del Nord-Ovest (555 milioni a +14,6% nella regione, rispetto al +10,4% della macroarea e al +10,8% medio nazionale). Più favorevole rispetto alla dinamica dell'area e alla media nazionale anche l'andamento della spesa per auto usate, meno dinamico l'andamento per le auto nuove. In crescita anche gli acquisti di elettrodomestici, ma chiudono il 2024 in calo le spese per mobili, telefonia, information technology ed elettronica di consumo". Il mercato delle quattro ruote si suddivide così: 4,77 miliardi di euro per le usate (+11,6%), 3,98 miliardi per le nuove (+3,1%). Per quanto riguarda i beni durevoli della casa i consumi di elettrodomestici viaggiano a +2,6% sul '23 (1,17 miliardi di euro), mentre sono in calo quelli di mobili a -1,3% (il giro d'affari di 3,39 miliardi è il maggiore fra le voci dell'ambiente domestico) e quelli di telefonia a -2,7% (1.14 miliardi). Tendenza al ribasso anche l'information technology (-1,9%, 443 milioni) e l'elettronica (-4,7%, 302 milioni)".

 

 

 

 

 


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