30 settembre 2023

“Coltivare Solidarietà”, Cascina San Marco vince l’Oscar Green 2023. A Lonato del Garda la consegna dei riconoscimenti di Coldiretti Lombardia

Cascina San Marco di Tidolo (Sospiro), con i suoi ragazzi e dirigenti, ha vinto l’Oscar Green 2023 - prima classificata nella categoria “Coltiviamo Solidarietà” - il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l'agricoltura.

Un applauso particolarmente caloroso ha accolto sul palco i giovani di Cascina San Marco, con il presidente Simone Zani e tutti gli amministratori di Fondazione Sospiro uniti per sottolineare il valore di un progetto e di una realtà “dove si fa inclusione con gusto”. La consegna è avvenuta a Lonato del Garda, presso la cantina Perla del Garda, in una serata che ha raccolto numerosissimi giovani imprenditori agricoli, insieme a rappresentanti della Coldiretti e delle Istituzioni, sottolineando l’impegno concreto dei giovani agricoltori lombardi di fronte alle sfide ambientali per garantire cibo ed energia al Paese in maniera sempre più sostenibile.

Il premio tributato da Coldiretti Giovani Impresa Lombardia è stato occasione per far conoscere, anche attraverso un video, l’importante progetto che a Tidolo vede cinquanta ragazzi e ragazze con disabilità e con autismo vivere quotidianamente la dimensione lavorativa partecipando in prima persona a tutte le fasi di produzione, lavorazione e trasformazione di piccoli frutti, dalla coltivazione sino al contatto diretto con il consumatore. Ribes, lamponi, more e mirtilli sono trasformati nel laboratorio aziendale in confetture di qualità – spiega Coldiretti Cremona – con un ingrediente segreto: il sorriso dei ragazzi. Il progetto di inclusione sociale e lavorativa di Cascina San Marco di Tidolo è promosso da Fondazione Sospiro Onlus, realtà multifunzione che offre servizi socio sanitari e si occupa di anziani e di disabilità, oltre che essere referente unico dell’Istituto Superiore Sanità per lo studio, la ricerca e il trattamento dell’autismo.

Accanto ai giovani protagonisti di Cascina San Marco – in rappresentanza di tutto il gruppo sono saliti sul palco, per ricevere l’Oscar, Filippo, Sebastiano, Luca, Sara, William, insieme al presidente Simone Zani - c’erano il presidente di Fondazione Sospiro Giovanni Scotti, il direttore generale Fabio Bertusi, Francesca Scudellari, vice presidente di Cascina San Marco, i consiglieri Liana Boldori e Andrea Scolari, con il coordinatore operativo di Cascina San Marco Gianluca Rossi, educatori e collaboratori. In prima linea, con grande emozione, c’erano anche i vertici di Coldiretti Cremona, con i vicepresidenti Enrico Locatelli e Serana Antonioli, il direttore Paola Bono, il segretario di Zona di Cremona Marco Benedini, il delegato provinciale dei giovani Piercarlo Ongini, con una delegazione di giovani imprenditori agricoli cremonesi.   

Sei gli Oscar conferiti da Coldiretti Lombardia, insieme a tre menzioni, alla presenza di: Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia; Angelo Ciocca, europarlamentare; Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste; Barbara Mazzali, assessora regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda; Simona Tironi, assessora regionale all’Istruzione, Formazione, Lavoro; Maria Rosaria Laganà, Prefetto di Brescia; Roberto Tardani, sindaco di Lonato del Garda; Laura Facchetti, presidente Coldiretti Brescia.

“Le esperienze premiate – ha evidenziato Giovanni Bellei, delegato Giovani Impresa Coldiretti Lombardia – sono esempi di un modello di innovazione sostenibile in agricoltura, che affonda le sue radici nella terra e nelle comunità. Esperienze giovani che nascono tanto dall’esigenza di rendere reale un sogno individuale d’impresa quanto dalla voglia di dare risposte alle necessità di una collettività realizzando idee originali, custodendo prodotti e razze in via di estinzione o arricchendo il territorio di nuovi servizi e opportunità”.

Di seguito i vincitori degli Oscar Green 2023.   

LA CASCINA DEI SORRISI, DOVE SI FA INCLUSIONE CON GUSTO

Categoria Coltiviamo solidarietà 

Cascina San Marco – Tidolo (Cremona)

Cinquanta ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva e con autismo sono i protagonisti dell’esperienza di Cascina San Marco di Tidolo (Cremona): ogni giorno, affiancati da personale qualificato, i ragazzi sperimentano la dimensione lavorativa partecipando in prima persona a tutte le fasi di produzione, lavorazione e trasformazione di piccoli frutti, dalla coltivazione sino al contatto diretto con il consumatore. Ribes, lamponi, more e mirtilli sono trasformati nel laboratorio aziendale in confetture di qualità, dove l’ingrediente segreto è il sorriso dei ragazzi. Il progetto di inclusione sociale e lavorativa di Cascina San Marco di Tidolo – spiega la Coldiretti Lombardia – è promosso da Fondazione Sospiro Onlus, una realtà multifunzione che offre servizi socio sanitari e si occupa di anziani, di disabilità anche nelle forme più gravi oltre che essere referente unico dell’Istituto Superiore Sanità per lo studio, la ricerca e il trattamento dell’autismo.

UNA MINIERA DI AGRIBIRRA

Categoria Energie per il futuro e Sostenibilità

Gabriele Fontana e Stefano Visinoni – Rogno (Bergamo) 

Una miniera dismessa dove scorre una sorgente di acqua pura viene recuperata e riconvertita in una sala di affinamento naturale per la birra agricola 100% made in Bergamo. È la scommessa vinta da Gabriele Fontana e Stefano Visinoni, due amici di Rogno (Bergamo) che nel 2017 hanno aperto da zero la loro azienda agricola, dedicata alla produzione di birra dal campo al bicchiere: le materie prime arrivano dai loro 6 ettari di terreni coltivati a cereali e dalle loro 600 piante di luppolo. La trasformazione avviene nel birrificio aziendale dove nascono 8 tipologie di birre, tra cui quella che viene affinata nel cuore della miniera di Schilpario. Gabriele e Stefano, inoltre, sono molto attenti alla sostenibilità: il loro impianto di lavorazione a vapore necessita di pochissima energia per produrre calore. 

IL MUGNAIO CONTADINO, CUSTODE DEL MAIS NERO CAMUNO 

Categoria Custodi d’Italia 

Daniele Tognali – Esine (Brescia)

Daniele Tognali è un contadino custode che con la sua attività contribuisce a salvare il mais nero spinoso, una varietà camuna a rischio scomparsa, ma è anche il mugnaio dell’ultimo mulino ad acqua ancora funzionante dell’intera Valle Camonica. A Esine (Brescia) conduce, infatti, l’antico mulino di famiglia, attivo già nel 1500, che funziona con l’acqua di un torrente della Valgrigna. Diverse le tipologie di cereali che vengono macinati nel mulino: dal mais rosso al marano, dall’orzo al grano saraceno, fino ad arrivare al mais nero spinoso. Quest’ultimo – spiega la Coldiretti Lombardia – è un prodotto locale che si può coltivare nella zona di Esine e Piancogno, dal caratteristico colore bruno vinato e dai chicchi a punta, iscritto nel Registro nazionale delle varietà da conservazione. 

DRONI E SENSORI PER RISAIE 4.0

Categoria Impresa Digitale 

Giuseppe Zafferoni Masinari – Mede (Pavia)

Droni e sensori hi-tech che rilevano con precisione il fabbisogno idrico delle piante, per garantire una crescita migliore e ottimizzare al tempo stesso l’utilizzo dell’acqua. Così Giuseppe Zafferoni Masinari sfrutta le nuove tecnologie nelle sue risaie 4.0, dove la coltivazione parte però da una tecnica antica: quella del trapianto meccanico. Le piantine di riso – spiega la Coldiretti Lombardia – nascono all’interno di un vivaio e vengono trasferite in piena campagna solo quando sono già alte diversi centimetri. Questo permette di avere in campo piante più resistenti. Una volta conclusa la fase di trapianto, la crescita del riso viene costantemente monitorata grazie a strumenti tecnologici di precisione come droni e sensori.

GALLINE A TUTTA BIRRA

Categoria Campagna Amica 

Matteo Giumelli – Olgiate Comasco (Como)

Dopo un grave incidente che ha cambiato la sua vita, Matteo Giumelli ha trovato nell'agricoltura un nuovo inizio. A Ogliate Comasco (Como) coltiva mais, grano saraceno e patate, ma è nell'allevamento che Matteo ha messo in campo tutta la sua voglia di fare e sperimentare: la dieta delle sue galline, infatti, è arricchita con semi di canapa e con il frumento avanzato dalla lavorazione della birra, due fonti naturali di nutrienti come proteine, Omega-3, Omega-6 e Omega-9. Il risultato sono uova di qualità, che garantiscono ai consumatori un alto valore aggiunto in termini di salute.

L’AGRI-NET ELETTRICA PER UN FUTURO SOSTENIBILE

Categoria Fare Filiera 

Alessandro Gandolfi – Pegognaga (Mantova) 

Valorizzare al massimo le energie rinnovabili che le aziende agricole sono capaci di produrre mettendole a disposizione dell’intera comunità, in una sorta di filiera energetica dal campo alla tavola, che mette in rete agricoltori e consumatori. È il progetto che Alessandro Gandolfi, allevatore e produttore di latte a Pegognaga (Mantova), sta portando avanti insieme ad altre aziende agricole e realtà cooperative del territorio, con cui ha dato vita alla prima Comunità Energetica Rinnovabile di Pegognaga dove gli agricoltori sono produttori di energia elettrica pulita. Partendo dalla condivisione di questa energia con i consumatori privati, l’obiettivo è duplice: ridurre l’impatto ambientale e promuovere lo sviluppo sostenibile della comunità.

 


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