A Mina Gregori la Cittadinanza Benemerita di Cremona. Unanimità dei Gruppi Consiliari per l'onorificenza cittadina
Alla vigilia delle 100 primavere, che raggiungerà il prossimo 7 marzo, Mina Gregori riceverà la cittadinanza benemerita dal Comune di Cremona.
I Gruppi Consiliari Comunali all'unanimità hanno infatti proposto il conferimento della Cittadinanza Benemerita a MINA GREGORI ponendo questa motivazione:
"Storica dell’Arte di fama internazionale, nata a Cremona, ma da anni residente a Firenze, dove è stata per lunghi anni ordinario di Storia dell’Arte Moderna all’Università Statale.
Sempre molto intenso il Suo legame con la nostra città, dove torna spesso per ricongiungersi con la famiglia, e per la quale ha dato contributi significativi nel campo dell’arte, come ad esempio l’attribuzione a Caravaggio del quadro di S. Francesco della Pinacoteca Comunale e ha curato le fondamentali mostre su “I Campi e la cultura artistica cremonese nel ‘500” (1985) e “Sofonisba Anguissola e le sue sorelle” (1994) .
La pittura a Cremona è stata inoltre oggetto di lezioni durante i corsi all’Università di Firenze."
MINA GREGORI – BREVE NOTA BIOGRAFICA
Mina Gregori, all’anagrafe Guglielma (Cremona, 7 Marzo 1924), fu allieva di Roberto Longhi.
Si laureò all'Università di Bologna nel 1949 con una tesi sul Genovesino, per poi proseguire la carriera universitaria a Firenze, dove frattanto si era trasferito il suo maestro, al quale succedette nella cattedra. E’ professoressa emerita di Storia dell’Arte Moderna nell’Università di Firenze.
Tra i suoi studi, tradotti in tutto il mondo, spiccano i saggi e le monografie sulla pittura dell'Italia settentrionale dal Quattrocento al Settecento, compreso Caravaggio, del quale è considerata un'esperta di fama mondiale (a lei è stata affidata la scelta dei dipinti del Merisi per l’esposizione “Caravaggio e il suo tempo” tenutasi nel 1985 al Metropolitan Museum di New York e al Museo di Capodimonte di Napoli), sulla scuola cremonese e su quella bergamasca, i naturalisti bresciani, il Seicento fiorentino che deve ai suoi lavori una vera e propria riscoperta. Si è inoltre occupata di Giovanni da Milano e dei rapporti nel, XIV secolo, tra Toscana e Lombardia.
Tra le oltre cento mostre da lei curate si segnalano: Il Cigoli e il suo ambiente (1959), Il Morazzone (1962), Giovanni da San Giovanni (1978), Giovan Battista Moroni (1979), Raffaello a Firenze (1984), I Campi e la cultura artistica cremonese nel Cinquecento (1985), Caravaggio e il suo tempo (1985), Il Seicento fiorentino (1986), Giacomo Ceruti il Pitocchetto (1987), Michelangelo Merisi da Caravaggio. Come nascono i capolavori (1991), Sofonisba Anguissola e le sue sorelle (1994), Magnificenza alla corte dei Medici (1997).
Ha curato le collane I centri della pittura lombarda (1986-1998, ediz. Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde), Pittura murale in Italia (1995-1998, Istituto Bancario San Paolo di Torino, ediz. Bolis) e Fasto di corte: la decorazione murale nelle residenze dei Medici e dei Lorena (2005-2009, Firenze, ediz. Edifir Edizioni).
Membro dell'Accademia dei Lincei e della fiorentina Accademia delle Arti del Disegno, è presidente della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze e direttrice della rivista Paragone.
Dal 1996 è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; nel 1999 è stata insignita della Legion d'onore.
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