9 gennaio 2025

Luca Sofri, direttore de Il Post, passa il testimone a Francesco Costa. La cremasca Elena Zacchetti rimane vicedirettore

Buon anno, intanto. Questo è peraltro un messaggio di buon anno da parte del direttore, e poi aggiunge altre novità a quelle che abbiamo raccontato in questi anni ogni volta che ce n’è stata occasione: sono novità più sonore ma meno radicali di quanto sembrino. Innovare nella tradizione, come dicono quelli.
Metto le cose in ordine: il 19 aprile prossimo il Post compirà quindici anni e io sarò stato peraltro direttore del Post per quindici anni. Ne ho pure appena compiuti sessanta, perdonatemi l’oversharing, ma non è insignificante. Da tempo il mio lavoro è soprattutto – con soddisfazione e divertimento – occuparmi dei progetti nuovi del Post e delle scelte e impegni che riguardano tutto quello che sta intorno all’attività principale, la pubblicazione di un giornale online: su quest’ultima sono sempre più un “direttore irresponsabile”, perché – pur prendendo le scelte tutte le volte che serve – contribuisco parzialmente ogni giorno al lavoro assai più continuo e decisivo di molte altre persone, prima tra tutte la vicedirettrice assai responsabile Elena Zacchetti. Abbiamo quindi deciso di definire più esattamente quello che faccio io insieme a quello che deve fare un direttore di un giornale. E quindi dal 19 aprile sarò formalmente direttore editoriale del Post, che – malgrado alcune spiritose tentazioni – è la formula meno peggio che ci è venuta per descrivere più esattamente il complesso di cose di cui mi occupo intorno al progetto giornalistico del Post e alla sua crescita: peraltro, direttore editoriale del Post.
L’altra novità è che a questo punto al Post serve un direttore responsabile, e io un’idea ce l’avevo da un pezzo – da quindici anni, in effetti –, e lui è stato d’accordo con me, come ci capita con eccezionale fortuna da quindici anni. Ve ne scrive meglio lui qui sotto, Francesco Costa sarà il direttore del Post dal 19 aprile. Cosa cambia per il lavoro del Post: poco, ma non poco. Io continuerò a fare le cose che faccio adesso, molestando un po’ meno il lavoro quotidiano della redazione ma continuando a condividere con Francesco, con Elena e con tutti le considerazioni, le scelte, i progetti, su quello che facciamo. Non è un allontanamento, a scanso di equivoci, non vi fate venire questo dubbio (o questa speranza)”.

Così scrisse il direttore editoriale de Il Post Luca Sofri. Elena Zacchetti, giornalista di razza e brava vicedirettore della testata (quotidiano On Line) in oggetto è cremasca. È la figlia di Arcangelo Zacchetti, storico nome della Sinistra di Crema, già spin doctor dell’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi, ed ex collaboratore editoriale di varie testate locali, negli anni scorsi.

Stefano Mauri


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commenti


François

9 gennaio 2025 18:13

Cos'è l'oversharing?