17 luglio 2023

A Pittsburg c'è la "Cremona Drive". Il nome risale a fine Settecento quando John Fife, un pioniere scozzese mercante di stoffe, delimitò l'area e la chiamò Cremona in onore di Sant'Omobono

Cremona Drive taglia in due l'area di St. Clair, percorrendola si può raggiungere facilmente la imponente Washington Road e, per coloro che fossero appassionati di sport, prendere l'uscita per il St. Clair County Club e giocare tra il verde e i colori che accompagnano quasi tutti i campi da golf del mondo.

Cremona Drive si sviluppa nella parte sud ovest della città di Pittsburgh, in Pennsylvania, è una piccola strada che può raccontare una storia bellissima, una storia che parte dal nulla per arrivare a quelle piccole ville circondate dal verde, alcune con piscina, che sono il non plus ultra della upper middle class americana. In parole povere, di certo più consone rispetto agli inglesismi tanto amati da alcuni in Italia, Cremona Drive a Pittsburgh è zona per la buona borghesia fatta di tradizioni da rispettare tra i giardini curati, la torta di mele o il tacchino ripieno per il giorno del Ringraziamento. Tradizioni storiche rispettabili e radicate che guardano con un po' stupite, e in maniera un po' perplessa, la perdita delle tradizioni, oltre che di parte della della storia, che accompagna la città di Cremona.

Rimane però da capire come per quale motivo, in quel angolo che fa parte della storia di Pittsburgh, si sia deciso di dare il nome Cremona, partendo dal fatto che la liuteria, almeno in questo caso, non c'entra nulla. John Fife era nato nel 1721 in Scozia e da piccolo fece con la sua famiglia un primo viaggio, più breve di quello verso gli Stati Uniti, verso l'Irlanda, luogo destinato ad essere solo un passaggio temporaneo per John. La famiglia Fife viveva di un'arte che ha da sempre accompagnato l'uomo ma che adesso sembra ormai sparita; erano sarti i Fife, creavano vestiti per altre persone o commerciavano tessuti e John aveva inizialmente seguito l'attività di famiglia. Nel 1766 John e sua moglie Margaret avevano già attraversato l'Oceano per stabilirsi nella Nuova Inghilterra, si erano diretti verso quelle terre che puntavano ad ovest fino ad arrivare alla contea di St. Clair, in una area dove Pittsburgh non esisteva ancora. Era un pioniere nel vero e proprio senso della parola John Fife, un pioniere nella storia di quella zona tutta da scoprire degli Stati Uniti dove, secondo i racconti, lo scozzese segnò la sua area di competenza delimitandola con dei sassi e segnando con un tomahawk, la piccola ascia in uso alle tribù indiane americane, le querce bianche dove il terreno doveva risultare “ben più fertile di altre zone”.

Ai tempi il catasto non funzionava ancora come adesso, pionieri ed esploratori semplicemente rivendicavano il diritto di concessione di una area trovando accordi amichevoli, come fece Fife dopo i primi screzi con alcune tribù, con i nativi che da secoli la abitavano. Essere un pioniere significa accettare che, sulla tua scia, altre persone seguano il tuo esempio e, con sassi o asce, prendano possesso di aree vicine a quel piccolo bastione militare chiamato Fort Pitt nato a ridosso del fiume Ohio e che, ancora oggi grazie al rispetto delle tradizioni, è visibile e rappresenta il luogo dove è nata la città di Pittsburgh. Dopo la guerra d'indipendenza bisogna mettere ordine nel catasto, è il 1785 e gli inglesi se ne sono andati da Fort Pitt, per cui le aree dalle quali si svilupperà la futura metropoli, una trentina circa, hanno tutte un proprietario definito. John non ha dubbi e, vista la tradizione nel mondo dei tessuti che per secoli ha caratterizzato il lavoro della sua famiglia in Europa, decide di chiamarla Cremona, come a voler raccontare oltreoceano di quel cittadino del Medioevo cremonese, Omobono Tucenghi, che è il patrono della sua città ma anche il protettore dei sarti e dei mercanti. Il rapporto con Sant'Omobono in Scozia ed in Irlanda non deve stupire, è un legame fortissimo; le più importanti gilde di sarti e mercanti di tessuti, da secoli, hanno nel santo cremonese il loro protettore sia per gli affari che per la vita quotidiana, basti pensare ai dipinti che erano presenti a Dublino nella sede dei maestri di sartoria.

Nel 1785 la futura struttura di Pittsburgh comincia a prendere forma, la zona Cremona viene inserita nel catasto e, con il passare dei decenni viene inglobata nello sviluppo del tessuto urbano di Pittsburgh. Ma dato che il rispetto delle tradizioni è un valore aggiunto da valorizzare come la storia che le accompagna, in quella parte di mondo che faceva capo a John Fife venne deciso di mantenere viva la memoria intitolando a Cremona una strada che era all'interno di quel terreno delimitato con sassi ed un tomahawk. Dall'altra parte degli Stati Uniti, a Seattle, esiste una West Cremona drive, in pratica è uno dei viali principali che attraversano il campus della Seattle Pacific University e le aule o gli appartamenti, in quella zona, si chiamano Cremona. Ma questa è un'altra storia da raccontare.

Marco Bragazzi


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