Adesso c'è una targa a ricordare il luogo dove 120 anni fa nacque l'Unione Sportiva Cremonese. Piazza Sant'Angelo piena di tifosi e di bandiere
Chissà cosa avranno pensato da lassù i quarantuno fondatori dell'Unione Sportiva Cremonese vedendo così tante bandiere grigiorosse sventolare in una piazza Sant'Angelo gremita tra cori inneggianti alla Beneamata? Proprio lì dove la sera di 120 anni fa sui tavoli della osteria-trattoria “La Varesina” firmarono lo statuto dell'Unione Sportiva Cremonese, nata dall'unione di alcune società diverse, memori del principio che l'unione fa la forza. Così la Società del litro, la Società Ginnastica, il Club Atletico “Nino” e il Club Ciclistico si misero insieme in un nuovo sodalizio. Le cronache dell'epoca raccontano che in dote alla nuova società arrivò una lacera bandiera tricolore che sul campo bianco aveva disegnata una abbondante misura da un litro, una coppa d'argento nata dall'autotassazione dei sottoscrittori (quota mensile, una lira), la voglia e l'esperienza di dirigenti degli sport storici o emergenti. L'attività iniziale fu così quella di una polisportiva: ginnastica, corsa, ciclismo, motociclismo, scherma, nuoto, bocce e infine il “gioco del pallone” come allora si chiamava il calcio.
La targa è stata apposta sul condominio sorto dove una volta c'era “La Varesina”, al tempo probabilmente una tipica osteria cremonese dove giravano enormi zuppiere con ossi di maiale fumanti, torte di sangue e “grippole”, fagiolini dell'occhio con cotiche, padellate di verze o “taiere” con uova sode e montagne di “grugnoss”, frittata o “tara”. Il tutto innaffiato da buon vino.
“Qui il 24 marzo 1903, presso l'osteria “Varesina” ebbe inizio la gloriosa storia dell'Unione Sportiva Cremonese” e poi la data di oggi e la firma “la gente di Cremona”. Già perchè anche questa sera si è avuta netta la sensazione di come la Cremonese sia un patrimonio di questa città, come i violini o i monumenti. Lo ha detto Tommaso Giorgi, del Crart, prima dello scoprimento della targa, ricordando come l'idea di far riconoscere con una targa il posto dove la Cremonese è nata, sia maturata sui gradoni dello Zini con Filippo Mondini di Pro Cremona, Pietro Pagliari, Marco Ghidetti, e Mauro Mereni. Tommaso ha aggiunto che adesso Cremona ha un luogo per far vedere a figli, nipoti e amici che tutto è partito da qui, senza quella quarantina di fondatori riuniti in una osteria la Cremonese non esisterebbe.
Oltre ai tanti tifosi erano presenti alcuni giocatori grigiorossi (Ciofani, Buonaiuto, Valeri), alcuni ragazzi delle giovanili con il gagliardetto della società, il presidente del Consiglio Comunale Paolo Carletti in fascia tricolore in rappresentanza dell'Amministrazione, alcuni ex giocatori e, sulla porta di casa, Aristide Guarneri un campione e una vera istituzione del calcio cremonese.
Il servizio fotografico è di Gianpaolo Guarneri (fotostudio B12) il video è di Daniele Gazzaniga
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