Aggredito un disabile cremonese poco prima del derby col Mantova: un pugno in faccia e occhiali rotti a un ragazzo incapace di difendersi. Il terrore del gruppo e dei volontari
Un grave episodio è accaduto sabato a Mantova, poco prima dell'inizio della partita. Un ragazzo autistico arrivcato con altri per assistere alla partita nel quadro del progetto "Telecronaca inclusiva" è stato aggredito ed è stato colpito con un pugno in faccia che gli ha frantumato gli occhiali. Sulla vicenda sta indagando la Polizia di Mantova. Ecco il racconto di Lorenzo Cerioli, studente universitario e volontario dell'Associazione Marcotti Osvaldo, impegnato con altri volontari nel progetto di Telecronaca inclusiva per ragazzi con disabilità e non vedenti. Ecco la testimonianza di Lorenzo sul grave episodio accaduto prima della partita a Mantova.
Egregio Direttore,
Mi chiamo Lorenzo Cerioli e sono uno studente universitario, e mi impegno in un’attività di volontariato per l’Associazione Marcotti Osvaldo. Da alcuni anni abbiamo iniziato insieme il progetto della Telecronaca Inclusiva: si tratta di una telecronaca speciale per ragazzi con disabilità e non vedenti che possono ascoltare la cronaca della gara seduti direttamente sui seggiolini dello stadio con l'ausilio di cuffie Wireless (isolanti dai rumori). Io collaboro, nel mio piccolo, per il ruolo di telecronista, e già più volte abbiamo portato i ragazzi a vedere la Cremonese tra Serie A e Serie B con risultati molto gratificanti: la finalità, oltre quella di regalare un pomeriggio di svago ai ragazzi e di sollievo alle loro famiglie, è quella di far comprendere loro la dinamica della partita anche dal vivo.
Ci piacerebbe, nel limite del possibile, poter ampliare il discorso di sport e inclusione anche ad altre realtà del territorio lombardo. L'idea sarebbe quella di creare una sorta di network collaborativo tra le associazioni di volontariato sul territorio locale e le relative società sportive che hanno a cuore questo tema.
Proprio con questi buoni propositi, nella giornata di Sabato 9 Novembre in occasione della partita tra Mantova e Cremonese, abbiamo organizzato con molta gioia la nostra prima trasferta.
Una volta parcheggiato il pulmino con il quale siamo arrivati da Cremona, ci siamo diretti verso i nostri posti a sedere. I biglietti sono stati gentilmente concessi dalla Società Mantova Calcio, e corrispondevano alla zona della tribuna Cisa.
Una volta giunti nella zona della caserma dei Vigili del Fuoco con tutte le nostre attrezzature e carichi per iniziare un’altra giornata di inclusività insieme, ecco che la nostra giornata viene rovinata da un fatto gravissimo.
Giunti nei pressi di un piccolo bar, due (di numero) tifosi del Mantova si sono messi in mezzo al marciapiede impedendoci di passare. Dopo averci chiesto la provenienza, con fare minaccioso hanno chiesto cosa avessimo nella valigia a mano (chiaramente parlo delle cuffie wireless utili alla telecronaca). In meno di 20 secondi si è consumata una delle peggiori scene a cui abbia mai assistito. Questo “signore” ha aggredito un ragazzo autistico sferrandogli alcuni pugni di cui uno in pieno viso, colpendo più volte un soggetto debole ed incapace di difendersi. Immediatamente terrorizzati, sia gli altri ragazzi che gli educatori hanno cercato di fermare l’ira ingiustificata e animalesca del soggetto spiegandogli di essere tutti ragazzi disabili. Di tutta risposta, il tifoso ha guardato negli occhi il ragazzo già ferito e colpito dicendogli “Tu non sei disabile”. Il risultato è stato un paio di occhiali rotti, con montatura e lenti distrutte dalla ferocia dell’assalto, un gruppo di ragazzi terrorizzati che avevano appena assistito all’aggressione, e gli educatori sotto shock per non aver potuto evitare il peggio vista la reazione repentina ed improvvisa di tale delinquente.
La cosa che mi lascia più perplesso è il mancato intervento tempestivo delle Forze dell’Ordine, che nonostante i nostri richiami ripetuti non hanno potuto lasciare il proprio posto nei pressi della rotonda. Solo un agente non in divisa ma con distintivo in vita è intervenuto per portarci via dal luogo, mentre l’aggressore era già sparito per le vie della città.
Una volta scortati nella zona dei tifosi ospiti, abbiamo dovuto attendere l’inizio della gara per essere sicuri di recuperare il nostro pulmino e tornare indietro a casa, a Cremona.
Questo ragazzo aggredito, nonostante la prestante stazza fisica, avrà chiaramente il terrore di uscire di casa ed essere aggredito nuovamente senza motivazione. Questa notte è stata difficile per tutti noi: i ragazzi sono spaventati e ancora scossi dall’accaduto, mentre gli educatori sono stati colti dal senso di colpa e di inadeguatezza per non essere riusciti ad impedire una così feroce ed ingiustificata aggressione. Signori, ma signori veri, che dedicano centinaia di ore al benessere di questi ragazzi, mettendo a disposizione i loro mezzi ed il loro tempo per regalare a soggetti in difficoltà uno svago.
Mi auguro che questa lettera venga anche letta da questo “signore” di mezza età, capace in pochi secondi di recare un danno ben superiore ad un pugno.
Per guarire queste ferite, noi andiamo avanti. Con forza e coraggio continueremo a fare le nostre telecronache ed a condividere momenti di felicità insieme, perché crediamo che l’inclusione ed il divertimento siano la miglior arma contro l’indifferenza e, in questo caso, la violenza.
Lorenzo Cerioli
I controlli della Polizia prima della partita Mantova-Cremonese
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commenti
Roberto
10 novembre 2024 17:42
Speriamo che questo codardo mantovano [sono di razza codardi] venga a cremona
Chemist
10 novembre 2024 17:57
Fatto gravissimo, da restare senza parole, capisco bene lo smarrimento degli accompagnatori e la paura dei ragazzi
Antonio
10 novembre 2024 20:37
Il problema non è il codardo mantovano che se la prende con un disabile, ma lo sono i mantovani in generale.
Eh si…il mantovano è un codardo…
Enrica
10 novembre 2024 20:56
Questi non sono tifosi ma luridi teppisti! Vergognatevi!!
Luca
11 novembre 2024 10:03
Sono allibito… queste sono le cose che mi fanno vergognare di essere mantovano😢
Claudio
11 novembre 2024 14:32
Non si tratta di essere o no mantovano, bresciano, piacentino o anche cremonese, qui si tratta di essre un violento energumeno imbecille ignorante senza educazione
Manuel
11 novembre 2024 18:00
... e meno male che qualcuno affermi ragioni basiche di civiltà e logica, perché alcuni commenti si incanalavano già nel solco della disfida idiota e del campanilismo da quattro soldi (una volta poteva essere divertente... ma, appunto, una volta).
Siccome alcuni commentatori credono di proferire sentenze intelligenti, quant’anche virili, ricordo come, quando frequentavo lo stadio (ai teemp de Carlo V), bergamaschi e bresciani, sostenessero i cremonesi campioni di codardia: dove sta la ragione?... sempre che sia sensato dilungarsi su tale argomento.