La “Sociurgia” è termine ibrido fra parole latine e greche che fonde il concetto di societas, ossia “società”, ed ἔργον, ovvero “opera”, e significa, quindi, “opera sociale”. Si tratta, quindi, di una forma d’arte visiva conduce “dall’opera d’arte all’opera sociale”. E proprio “Sociurgia” è il titolo scelto da Elisa Galetti, Mirko Lorusso e Cristina Stringhini per la loro collettiva al Centro Culturale Agorà di Castelverde, in via Ubaldo Ferrari 17. «Si tratta – spiegano il sindaco Graziella Locci e l’assessore Fabio Amadini – per apprezzare la produzione recente di pittori davvero originali e di un evento che rientra nell’ampio programma di appuntamenti culturali promossi durante tutto l’anno». «Se Galetti propende per un’arte dalla forte intonazione evocativa – spiega Fappanni – connotate da particolari scelte coloristiche e da una materia densa e pastosa, Lorusso conferisce ai suoi lavori un simbolismo profondo che consente all’osservatore di riflettere su se stesso. Stringhini, invece, guardando anche a misure di caratura astratto-informali, possiede un linguaggio espressivo sempre in grado di sorprendere dove ogni particolare, anche minimo, diventa assolutamente rilevante. Si tratta, quindi, di tre artisti che sanno esprimersi mediante modalità coinvolgenti in seno alle quali forma, colore e immagine si fondono e coagulano in modo esemplare». La rassegna, che vanta il patrocinio dell’amministrazione comunale, sarà inaugurata sabato 21 ottobre alle ore 17 con la presentazione di Simone Fappanni. Durante il finissage, in programma sabato 28 ottobre alle 17,30, Antonio Rossello spiegherà, nel dettaglio, il concetto di "sociurgia".
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