Anche Andrea Carassai, di Forza Italia, interviene nel dibattito sull'aumento del costo del parcheggio in piazza Marconi, e scrive queste parole:
"L'aumento del 10% delle tariffe per la sosta nel centro città decisa dalla Giunta Comunale di Cremona non è una buona notizia per i cremonesi. Forse è per questo che la decisione della Giunta è avvenuta in modo silenzioso, senza una tempestiva e adeguata comunicazione.
Sappiamo che la Convenzione sottoscritta tra la ditta Saba e il Comune di Cremona, approvata dalla Giunta Bodini nel 2002, prevede che i PEF (Piano Economico Finanziario) riguardanti la gestione del parcheggio interrato e degli stalli in superficie devono essere in equilibrio, ma non esiste alcun automatismo che comporti un aumento del costo della sosta. La politica tariffaria è di competenza della Giunta Comunale. Ad ammetterlo è lo stesso Assessore Zanacchi quando ha dichiarato che l'aumento della tariffa è stato scritto in accordo con Saba. Nel 2018 la Giunta Galimberti ha deliberato il recesso dal contratto con Saba, senza dare poi seguito alla decisione.
Ci risulta che siano state commissionate dal Comune di Cremona e da AEM spa diverse costose perizie per la quantificazione dei costi dell'acquisto del parcheggio, senza però dare seguito a tale indirizzo. La creazione di un gestore unico della sosta era prevista nei programmi elettorali delle due Giunte Galimberti ed anche di quello della coalizione di centrodestra dello scorso anno. Infatti, Forza Italia è pronta a dare il proprio contributo per perseguire questo obbiettivo in un percorso chiaro e trasparente. È però necessario conoscere per quali ragioni dopo 8 anni dall'assunzione della delibera di recesso dal contratto l'autosilo di piazza Marconi ed i tanti stalli blu a raso sono ancora gestiti da Saba? Il Comune ha assunto questa decisione senza disporre delle risorse necessarie per portare a termine l'operazione? Oppure, le stime emerse dalle perizie commissionate dal Comune e da AEM spa sono risultati distanti dalle attese di Saba? A quanto ammontano, se esistono e se sono state adeguatamente verificate, le perdite documentate nei PEF annuali prodotti da Saba? Ma soprattutto, l'attuale amministrazione è ancora intenzionata a perseguire il progetto del gestore unico della sosta e quali tempi si è data per portare a termine l'operazione? Per quale motivo il Comune di Cremona non si è ancora dotato di un piano cittadino della sosta e affida le proprie politiche tariffarie a decisioni estemporanee?
Negli ultimi due mandati amministrativi le giunte di centrosinistra, di cui hanno fatto parte l'attuale Sindaco e buona parte degli attuali assessori, hanno fatto riferimento ad una trattativa in corso con Saba per la risoluzione del contratto in essere. È concepibile, ma soprattutto è conveniente per un'amministrazione comunale, dilatare a dismisura i tempi di una trattativa economica, mai oggetto di comunicazione al Consiglio Comunale che ha avuto, come unico effetto concreto, l'incremento dei costi degli stalli blu richiesto da Saba e concesso dal Comune? Se dall'atto di indirizzo del 2018 fosse seguita una decisione, oggi lo scenario sarebbe totalmente diverso, e il Comune di Cremona potrebbe formulare politiche tariffarie più vantaggiose per i cittadini.
A questi ed a tanti altri quesiti chiediamo che il Sindaco e la Giunta Comunale diano risposte. Ho chiesto alla collega Chiara Capelletti, presidente della Commissione di Vigilanza, di convocare al più presto una seduta sul tema. Da ultimo una nota di stile: dopo undici anni di amministrazioni di centro sinistra, è possibile che degli assessori cerchino di attribuire le responsabilità delle proprie inefficienze alla Giunta Perri?".
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