Ancora un'aggressione in centro, alle 18 il titolare del Kebab di via Guarneri è stato picchiato perché ha rifiutato di dare birre ai minorenni. Tre fermati. L'uomo è in ospedale in codice giallo
Ancora una aggressione in pieno centro, vittima il titolare del Kebab di via Guarneri del Gesù, a dieci metri dalla Ciocco dove è avvenuto sabato notte il pestaggio del barman che lì lavora. Questa volta i responsabili sono stati presi da agenti della Polizia Locale e agenti della Questura. Tutto è avvenuto poco dopo le 18: un gruppo di ragazzi è entrato nel locale di via Guarneri chiedendo birra. Di fronte al no del 39enne titolare del Kebab vista l'età dei ragazzi, è scattata la violenza: subito è partita una scarica di pugni e uno dei ragazzi ha estratto un coltello ferendolo al viso. Poi tre sono scappati verso i Giardini, uno è stato preso dagli agenti della Polizia, gli altri due dalla Polizia Locale di presidio. Il titolare del Kebab è in ospedale in codice giallo
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commenti
Stefano
26 febbraio 2025 20:26
Di bene in meglio. Ah girava col coltello uno dei 3? Li hanno beccati? Adesso fuori i nomi ed i cognomi. Ma immagino che in quanto minorenni, visto che non potevano bere birra, una firmettina in questura e via. Domani si ricomincia. Che bella Italia! Che bella giustizia! Da esserne orgogliosamente commossi!
Paolo
26 febbraio 2025 20:33
"Complimenti" vivissimi alle famiglie di questi DELINQUENTI..quando un genitore cresce un figlio delinquente significa che è ancora più criminale di lui....E "complimenti" vivissimi a tutti i buonisti, moralisti e benpensanti paladini della accoglienza...Agli asini è ora di finirla di dare la carota...il bastone rende di più ed è molto più utile, anche e soprattutto con i minorenni: legnate belle forti e ben assestate li faranno crescere bene. Infine gli psicologi predicatori delle politiche educative si vergognino e vadano a fare altro nella vita.
Laury
26 febbraio 2025 20:40
Ma dove viviamo ????? A fare la spesa ti aggrediscono ,al bar nn sei sicuro,e nel centro ,altro che centro , è demoralizzate,niente più teatro xe in centro niente illuminazione e doppia fila di auto parcheggiate ( e nn si sa come e perché ,si nascondono )allora che si fa ???
Stefano
26 febbraio 2025 22:21
Ricordi che per Pizzetti Virgilio e Canale era una violenza solo percepita. Quindi con dei capi così lontani dalla realtà, come si poteva pretendere che evolvesse la cosa? E poi la Chiesa che tace, da che parte sta?
Marco
27 febbraio 2025 06:02
Che dire......non hanno paura, vivono in contesti famigliari nulli o dove hanno esempi negativi e si accetta la violenza e il sopruso come normalità.
Non importa se italiani o no, la valenza e' la stessa .
Forse stiamo sbagliando approccio .
Non si può mettere un carabiniere ad ogni angolo di strada..
Isolare dal gruppo allontanando il singolo in strutture di altre regioni negando loro uso di mezzi di comunicazione per negare ogni contatto con loro, metterli al lavoro, affrontare il discorso psichiatrico o psicologico per capire gli errori sono cose già messe in atto .
In gruppo si fanno forza, da soli poi sono pochi i veri violenti e per questi c'è poco da fare se non la misura detentiva .
Poi abbiamo.il.grosso problema di un sistema giudiziario dove se reagisci corri il rischio di essere denunciato da chi ti viene a rapinare in casa o aggredisce
Stefano
27 febbraio 2025 08:50
Il che è tutto dire, se così stanno le cose, della bontà del sistema giudiziario. Gli psicologi poi, siamo a posto. Non c'è che una soluzione. Galera prolungata.