Casa Stradivari, c’è la data: il 4 luglio riaprirà le porte la casa nuziale del grande liutaio cremonese. Von Arx: “Restauro filologico”
Casa Stradivari riaprirà le sue porte il prossimo 4 luglio. Una data non casuale poiché fu proprio il 4 luglio 1667 che Antonio Stradivari, dopo essersi unito in matrimonio con Francesca Ferraboschi, fece ingresso nell'edificio di corso Garibaldi a Cremona in cui allesti il suo primo laboratorio di liuteria.
Grazie al progetto di restauro e rilancio voluto dalla Fondazione Casa Stradivari, la dimora in cui visse e lavorò il geniale liutaio tornerà a nuova vita. Sarà un centro di promozione culturale e artistica e accoglierà giovani artigiani per percorsi di formazione e specializzazione, legati ai temi della tutela della trasmissione del sapere tra scuola e bottega e del rapporto tra musicisti e liutai
Le nuove attività formative, che vedono la sinergia istituzionale tra il Comune di Cremona, la Fondazione Casa Stradivari e la Fondazione Museo del Violino "A. Stradivari", sono state illustrate lunedì 3 aprile nel corso di una conferenza stampa nel Palazzo Comunale di Cremona a cui hanno preso parte il Sindaco Gianluca Galimberti, il Presidente della Fondazione Casa Stradivari Antonio Gambardella, gli Assessori alla Cultura e al Turismo Luca Burgazzi e Barbara Manfredini, il Direttore artistico di Casa Stradivari Fabrizio von Arx e il Conservatore delle Collezioni del Museo del Violino Fausto Cacciatori.
Dal prossimo autunno gli spazi di Casa Stradivari ritroveranno la loro antica vocazione: giovani liutai potranno frequentare un corso di 18 mesi per costruire strumenti ad arco, seguiti da Maestri di chiara fama internazionale: Bruce Carlsson, Marcello Ive, Primo Pistoni e Davide Sora. Carlo Andrea Rozzi e Alessandro Voltini si occuperanno del progetto di analisi acustica degli strumenti nelle varie fasi di lavorazione; e il chimico Curzio Merlo dello studio delle vernici. Nel quadro del programma verranno inseriti seminari e approfondimenti aperti anche a tutta la comunità liutaria, in collaborazione con altre realtà del territorio.
L'obiettivo è riportare l'antica dimora allo spirito che animò l'operato di Antonio Stradivari. Per questo alle attività della bottega al piano terra, si aggiungeranno quelle dedicate a giovani musicisti che si svolgeranno al primo piano. Il secondo piano sarà invece destinato alla residenza di un artista di fama internazionale. La sinergia tra studenti, maestri e personalità affermate costituirà il terreno fertile per la crescita di nuovi talenti e l'elemento fondamentale per il sostegno all'avvio d'impresa per giovani liutai, La Casa sarà inoltre aperta al pubblico per iniziative culturali e visite.
Il progetto si inserisce nell'ambito del Piano di Salvaguardia del Saper fare liutario tradizionale cremonese, pratica iscritta nella Lista UNESCO del Patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
«Siamo particolarmente emozionati per la realizzazione del progetto di Casa Stradivari, a cui stiamo lavorando con passione e impegno, felici di poter restituire alla città di Cremona e a tutta la comunità un angolo di storia così importante per il Paese e per il mondo», ha dichiarato Antonio Gambardella, Presidente della Fondazione Casa Stradivari.
«Sono molto emozionato. Casa Stradivari emana energia creativa. Per questo abbiamo voluto creare spazi dove gli artisti possano confrontarsi per lo sviluppo di nuove idee, avendo sempre come riferimento lo strumento. Fu proprio l'incontro tra Stradivari e i violinisti-compositori dell'epoca, a mio avviso, uno dei suoi tanti "segreti*: la pluralità degli attori musicali coinvolti ha trasformato la liuteria cremonese in un'opera d'arte universalmente riconosciuta, fonte di ispirazione per capolavori che ancora oggi meravigliano. Importante figura sarà quella dell'artista in residenza. Il continuo confronto tra liutai e musicisti è certamente fonte di grande arricchimento. Io voglio già immaginarmi Cremona come la Salisburgo d'Italia. » ha sottolineato il Direttore artistico Fabrizio von Arx, proponendo anche una metafora fra la concertazione musicale e quella avvenuta fra le istituzioni che hanno realizzato questo progetto straordinario.
«Inizia con Casa Stradivari un percorso di formazione che si sviluppa grazie alla conoscenza e allo studio del patrimonio materiale conservato al Museo del Violino, e al fare e al saper fare di liutai che contribuiscono ad affermare l'eccellenza della creatività artigiana della città a livello internazionale. Un incontro virtuoso in continuità con i percorsi didattici della Scuola Internazionale di Liuteria che si pone l'obiettivo di favorire e sostenere l'imprenditoria giovanile» ha affermato il Conservatore delle Collezioni del Museo del violino Fausto Cacciatori.
"Un'opportunità per tutta la città, un risultato che in tanti aspettavano. Il progetto ed il contenuto di formazione dei liutai è per noi un elemento di grande soddisfazione, anche perché andiamo a rigenerare una già segnata da non poche difficoltà" dichiara Luca Burgazzi, assessore alla cultura del Comune di Cremona
"Non posso che ringraziare Casa Stradivari, il progetto è davvero significativo perché restituisce alla città un luogo così importante. Non è solo mettere una lapide, una scritta, è un luogo che si chiama Stradivari, che ci ha fatto conoscere nel mondo. Questa realtà parte dal riconoscimento Unesco del saper fare il liutaio. La sfida è mantenere i numeri che già abbiamo avuto ed aprire, su prenotazione visti gli spazi, questo luogo a tutto il mondo." commenta l'assessore al Turismo Barbara Manfredini. In chiusura il sindaco Gianluca Galimberti ha desiderato rivolgere un ringraziamento singolarmente a ciascuna delle istituzioni coinvolte che hanno permesso di giungere al termine di questo percorso, commentando: "Questo progetto si inserisce nei nostri progetti dedicati ai giovani. Giovani che potranno essere più forti anche nel gestire un'impresa nell'atto già sto artistico. Impresa e lavoro entro la trasmissione del sapere. Un completamento del sistema che è luogo di sapere condiviso e trasmesso. Casa Stradivari rappresenta l'interdisciplinarita, il guardare da più punti di vista l'evoluzione della liuteria. Questo fa parte anche del cosiddetto Piano di Salvaguardia. E vi dico ancora una volta: Suùntum adreè a faál!"
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commenti
Gualtiero Nicolini
3 aprile 2023 13:56
Tutto bellissimo complimenti ma resta comunque il fatto che quella NON È LA CASA Di STRADIVARI
Erica
11 aprile 2023 14:19
Allora quale sarebbe secondo lei?