26 maggio 2025

Castelleone, dal 31maggio al 2 giugno la rassegna "I Somenzi tra musica e pittura: una storia di famiglia". Tre giorni dedicati alle arti di Egle, Pierangelo e Massimo Somenzi

EglePierangelo Massimo, tutti e tre di cognome Somenzi: a loro è dedicata la tre giorni "I Somenzi tra musica e pittura: una storia di famiglia", a cura della dott.ssa Nora Somenzi, che andrà in scena a Castelleone da Sabato 31 Maggio a lunedì 2 Giugno con il patrocinio dell'amministrazione Comunale. L'iniziativa unisce una mostra di pittura al Teatro Leone con Egle Somenzi e Pierangelo Somenzi e un concerto per pianoforte di musica classica che si terrà presso la chiesa della SS Trinità domenica 1 Giugno alle ore 18,00 con il maestro Massimo Somenzi.

 

Nel corso di queste tre giornate prenderanno vita, attraverso la forza espressiva dell'arte, le storie di queste tre persone, EglePierangelo Massimo, appartenenti alla stessa famiglia: tre percorsi unici, ricchi di passioni, talenti e vissuti diversi, ma uniti da un filo comune: l'amore profondo per le proprie radici e per la bellezza, una bellezza fatta di musica, melodie, pennelli e colori.

 

Egle Somenzi (1934-2024) è stata innanzitutto una donna solare e indipendente. La sua passione per i colori, l'arte e la musica l'ha spinta a viaggiare, vivendo prima a Port Washington, negli Stati Uniti, e successivamente a Belo Horizonte, in Brasile. In questi luoghi ha avuto l'opportunità di approfondire lo studio del colore, perfezionare le tecniche pittoriche e frequentare una scuola di ceramica. Ha conseguito il diploma presso l'Accademia di Brera, specializzandosi nello studio e nella rappresentazione del nudo artistico. Le sue opere, ricche di colori vivaci, esprimono un profondo senso di armonia tra gli elementi raffigurati e raccontano storie: quelle dei paesaggi e delle persone incontrate lungo il suo cammino.

 

Le più grandi passioni di Pierangelo Somenzi (1932-2012)sono state il suo lavoro di infermiere e tecnico di laboratorio all'ospedale di Soresina, che ha svolto con dedizione, il suo impegno autentico come volontario dell'Avis, e la pittura, a cui si è dedicato con costanza e amore ogni giorno della sua vita. Era una persona dolce, umile e misurata, qualità che si riflettono chiaramente nelle sue opere. Affascinato dall'Impressionismo, ha mantenuto uno stile fedele al realismo, attraverso il quale ha saputo cogliere e restituire con sensibilità i mutamenti della natura nel susseguirsi delle stagioni. I suoi quadri raccontano, in particolare, i paesaggi padani e quelli di Soresina, luoghi a lui cari e profondamente vissuti. La figlia Anna lo ricorda con affetto "con la vestaglia e il pennello in mano", come un uomo eclettico e pieno di risorse, convinto che nulla fosse impossibile e capace di affrontare ogni cosa con cura, passione e dedizione.

 

Massimo Somenzi si è diplomato al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia con il massimo dei voti; ha vinto il premio "M. Mazza" quale miglior allievo della Scuola di Pianoforte; è stato il più giovane direttore di conservatorio, per la precisione del Conservatorio di Castelfranco Veneto, ed ha suonato come solista e con orchestra in più di 400 concerti nelle sale più prestigiose d'Italia e del mondo. Oltre ad essere un talentuoso pianista, Massimo, avendo viaggiato a lungo nel corso degli anni, è una persona socievole ed espansiva, in grado di adattarsi alle varie situazioni della vita e di far sentire a proprio agio sia se stesso e chi gli sta intorno. Al di là di questa capacità di adattamento, durante le trasferte ha sempre portato con sé il ricordo della sua famiglia e la curiosità di conoscerne le origini; quel desiderio che circa tre anni fa l'ha portato, dopo una fase di ricerca, a riallacciare i rapporti con le sue radici castelleonesi.

 


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