25 marzo 2023

Centoventicremo: il tour con cui lo Zini in questi giorni di festa accoglie i tifosi grigiorossi

In questo fine settimana lo Stadio Zini si veste a festa, pronto ad accogliere studenti, famiglie ed i tifosi che, attraverso un percorso che si concluderà sul manto erboso del campo, si riempiranno gli occhi ed il cuore della storia fatta di immagini e parole, che racconta questi 120 anni di US Cremonese.

Già nel primo pomeriggio di oggi erano in tanti i tifosi in fila all’ingresso dei Distinti lato nord, dove a scaglioni venivano accompagnati da una hostess che aveva il compito di raccontare una storia vecchia di centovent’anni che forse in tanti già conoscono, ma che non manca mai di affascinare chi la Cremonese la porta nel cuore, come se fosse sempre la prima volta.

La prima tappa è nelle Hospitality Grigia ed Hospitality Rossa, dove sono state esposte le più significative maglie della collezione di Alessio Superti, un lavoro fatto con accurata ricercatezza, regalando la sensazione a chi le osserva, di trovarsi in un luogo dove il tempo si è fermato, dove sta accadendo qualcosa di magico.

Maglie originali e tutte indossate in gare ufficiali, di marche, materiali e stili diversi, dove tra le pieghe e le imperfezioni, sembra sia ancora viva la figura di chi l’ha indossata.

Con ancora gli occhi pieni di ammirazione e stupore, si esce dalle sale e si arriva di fronte ad un grande schermo che regala ai presenti le parole e le emozioni, di chi quelle maglie nel passato le ha indossate con fierezza ed orgoglio e che lascia intendere che quella maglia non se l’è mai tolta. 

Tra questi anche le immagini e le testimonianze di chi sul quel campo non ci ha mai messo piede, ma che con la sua testimonianza ha fatto commuovere tante persone e che alla fine del video si sono lasciate andare ad un sincero e sentito applauso.

Gli scalini da salire sono pochi, ma sufficienti a svelare un panorama mozzafiato: la luce filtrata dalle nuvole satura il verde del prato, il grigio ed il rosso degli spalti vuoti di uno stadio, che sembra volersi mostrare con grande fierezza.

Poi c’è lui, lo vede solo chi Cremona la vive, la ama e magari ci è nato: il Torrazzo, simbolo di Cremona e dei cremonesi, che si staglia imperioso al di sopra la tribunetta laterale e che , se potesse, avrebbe sicuramente tanti aneddoti da raccontare riguardo a questi ultimi 120 anni.

Un po’ di storia e poi si passa sotto la Curva Sud che silenziosa sembra osservare tutti con tono austero e severo. Il tempo di gettare uno sguardo dalla tribuna per inoltrarsi nel cuore dello ZIni, nella zona Hospitality per le autorità, dove è stata allestita un’altra collezione di maglie, quelle dei bomber, quella di Wembley proprio accanto a quella Coppa che per tanti tifosi come me, ha regalato e regala ancora, emozioni e ricordi da fare venire i brividi.

Il momento che forse ha emozionato i tanti giovani presenti, con tanto di maglie, è stata la visita negli spogliatoi dove la squadra si cambia prima della partita, allestiti con le maglie, proprio come prima della gara. I selfie si sono sprecati: per i tifosi è un’occasione unica e l’emozione di sedersi dove i propri beniamini indossano la divisa grigiorossa è irrinunciabile.

Siamo quasi al termine della visita, il corridoio che porta agli  spogliatoi porta anche al campo. La struttura portante è rimasta invariata, ma gli spazi sono stati completamente rimodernati ed in una piccola nicchia è esposto un bellissimo plastico dello Stadio Zini che con molta probabilità, la maggior parte dei tifosi grigiorossi vorrebbe portarsi a casa come souvenir. A fare da sfondo, le immagini delle ultime vittorie grigiorosse e quelle del Cavalier Arvedi.

Prima del tunnel retrattile, le maglie celebrative: quella bianco/lilla dei 120 anni indossata a Monza e quella grigio/rossa del trentennale di Wembley, che verrà indossata nella prossima gara interna contro l’Atalanta.

Pochi passi ed ecco che davanti agli occhi e sotto le scarpe dei visitatori, si stende il prato dello Zini, anche qui non possono certo mancare i selfie di rito, chi sul campo (prima di essere redarguito) chi sulle sedute personalizzate delle nuove ‘panchine’ di uno Zini che sembra osservare e salutare divertito ed orgoglioso di poter accogliere i tifosi grigiorossi e di custodire una storia che sembra non voler finire mai. 

Auguri U.S.Cremonese di altri 120 anni di storia.

Daniele Gazzaniga


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