Cessione di Lgh ad A2A, ecco cosa ha scritto la Procura della Corte dei Conti ai consiglieri che nel 2015 hanno votato a favore
In questi giorni i consiglieri comunali del centrosinistra in carica nel 2015 hanno terminato di ritirare presso la Guardia di Finanza le raccomandate trasmesse dalla Corte dei Conti in relazione agli accertamenti sulla cessione di Linea Group ad A2A. Ecco cosa scrive in dettaglio la Procura Regionale della Lombardia ai consiglieri che il 18 dicembre 2015 votarono la delibera oggetto di accertamento, il cui oggetto recita: “Indirizzo per l'accettazione dell'offerta vincolante per l'acquisizione di una quota di maggioranza (51%) di Linea Group Holding S.p.a. (LGH) formulata da A2A S.p.a. (A2A) nella prospettiva di integrazione tra A2A ed LGH”.
La notifica inviata dalla Corte dei Conti – Procura Regionale della Lombardia e in particolare dal Sostituto Procuratore Generale, è datata Milano, 23 novembre 2021. L'oggetto è “Atto di costituzione in mora”. E' bene chiarirlo subito: non si tratta di una sentenza e tantomeno di una condanna, ma semplicemente, come emerso nelle scorse settimane, di un atto formale di messa in mora con lo scopo di interrompere i termini della prescrizione, come si evince dagli articoli citati dal Sostituto Procuratore, e che in linea generale è quinquennale (ma può essere portata a sette anni). La delibera oggetto di contestazione risale al 18 dicembre 2015, pertanto con la costituzione in mora la Procura della Corte dei Conti ha voluto bloccare il decorrere della prescrizione entro i sette anni (che sarebbero decorsi con il mese di dicembre 2022), così da poter concludere l'istruttoria.
“La presente – scrive il Procuratore – al fine di costituire formalmente in mora, ai sensi dell' art. 1219 c.c. e per gli effetti cui cui all'art. 2943 c.c. e 66 D.lgs 174/2016, i seguenti soggetti in qualità di consiglieri del Comune di Cremona che esprimevano voto favorevole nella seduta n. 77 in data 18/12/2015”.
Segue l'elenco con nome e cognome dei consiglieri del centrosinistra più quello del sindaco Gianluca Galimberti e quello dell'allora Direttore Generale, Pasquale Criscuolo. Nel complesso, la delibera è stata approvata con 20 voti favorevoli dalle fila della maggioranza (assente quel giorno il consigliere Giancarlo Schifano). Cinque i contrari: Luigi Amore (FI), Alessandro Carpani (Lega), Maria Vittoria Ceraso, Lucia Lanfredi (M5S), Andrea Sozzi (lista civica di Perri). Nessun astenuto.
Prosegue il Procuratore: “Ritenendo gli stessi tutti, salvo eventuali diversi esiti derivanti dagli approfondimenti istruttori in corso, responsabili del danno patrimoniale derivato al Comune di Cremona, alla società AEM Spa (partecipata al 100% dal Comune di Cremona) e alla società Linea Group Holding Spa, dall'aver consentito in assenza di confronto concorrenziale l'operazione di partnership relativa a Linea Group Holding tra A2A Spa e AEM Spa”. Vengono inoltre indicate le altre ex municipalizzate che partecipano in Lgh per i Comuni di Crema, Pavia, Lodi e Rovato.
In chiusura, i destinatari dell'atto vengono informati che, in caso di accertamento del danno patrimoniale, saranno chiamati a “risarcire in solido”.
Molti consiglieri sono rimasti sorpresi per una formulazione che effettivamente sembrerebbe anomala: vengono infatti avvisati che saranno ritenuti responsabili del danno patrimoniale, salvo precisare che l'istruttoria è ancora in corso e che non è ancora stato accertato che il danno vi sia stato e, nel caso, di quale entità esso sia. In proposito abbiamo sentito il parere di un avvocato specializzato in diritto amministrativo, che ha confermato che è questa la prassi e che pertanto la comunicazione non presenta elementi difformi dal normale iter seguito in casi come questi dalla Corte dei Conti.
Sostanzialmente si stanno acquisendo gli elementi necessari a ricostruire l'intera vicenda, compresi gli atti e i pareri legali a sostegno della fusione trasmessi dal Comune nelle scorse settimane. Tutta la documentazione confluirà quindi in un fascicolo che la Guardia di Finanza trasmetterà al Procuratore, al quale spetterà, nel caso, effettuare le singole contestazioni.
Non è da escludere, secondo il parere del legale, che a questa prima tranche la Procura della Corte dei Conti aggiunga anche le carte relative alla seconda parte dell'operazione, ovvero la delibera del Consiglio comunale del maggio di quest'anno con il quale si è dato mandato all'AEM di procedere con la cessione del restante 49% delle quote di LGH ad A2A. Cessione, quest'ultima, portata a termine nonostante il parere contrario rilasciato dall'ANAC (autorità anticorruzione) nel 2018 a seguito di segnalazione del Movimento 5 Stelle presentata nel 2016.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Giorgio Oldrini
15 dicembre 2021 21:42
E in 5 anni i procuratori della Corte dei Conti non sono nemmeno riusciti a concludere l'inchiesta? E poi giudicano gli amministratori.