7 febbraio 2025

Città sempre più violenta: un'aggressione in pieno giorno con spranghe al Kebab di corso Matteotti. Ferito un ventenne pakistano. Forse un regolamento di conti, ma sale la paura in centro

Una violenta aggressione in pieno giorno e in pieno centro: siamo in corso Matteotti, all'angolo con via Pallavicino. Qui si trova un kebab. Sono da poco passate le quattro del pomeriggio, davanti all'esercizio ci sono alcuni ragazzi stranieri; all'improvviso arriva un'auto scura, un'Audi, che si ferma proprio davanti al negozio. A bordo sono in due, descritti come bassi e tarchiati, capelli corti; scendono dall'auto e mentre uno dei due attacca briga coi ragazzi davanti al kebab, l'altro prende qualcosa dal bagagliaio dell'auto, forse una spranga o una chiave inglese e in pochi minuti si scatena la violenza: schiaffi a uno dei giovani, che vengono spinti all'interno del locale e quando questo prova ad uscire, trova uno dei due aggressori con la spranga in mano che lo colpisce violentemente al capo. Il ragazzo, un ventenne di origine pakistana, riesce a parare i colpi con un braccio, ferendosi in modo fortunatamente non grave e finendo tramortito a terra.

La scena si svolge sotto gli occhi di numerosi passanti e immediatamente infatti scatta la chiamata alle forze dell'ordine, che in pochi minuti arrivano sul posto, insieme all'ambulanza; nel frattempo i due aggressori sono già scappati a tutta velocità, attraversando l'incrocio incuranti del semaforo rosso, secondo quanto raccontato dai testimoni che nel frattempo sono riusciti anche ad annotare la targa dell'auto e comunicarla agli agenti. Ma, fatto ancor più clamoroso, pare che l'Audi nera in questione, poco dopo l'aggressione, sia passata nuovamente per corso Matteotti, proprio davanti al kebab, stavolta però senza accelerare, come se l'autista stesse controllando la scena dell'aggressione o, peggio ancora, come se volesse lanciare un messaggio di sfida, per poi dileguarsi di nuovo verso il centro città.

In serata il giovane ferito, che forse conosceva i suoi aggressori o comunque aveva già avuto un contatto con loro poco prima dei fatti, è stato dimesso dall'ospedale con una ferita al braccio fortuntamente non grave.

Resta comunque la forte preoccupazione per il susseguirsi di eventi violenti nelle zone del centro, senza alcuna remora ad agire anche in pieno giorno, davanti a decine di passanti e testimoni.


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commenti


Roberto

7 febbraio 2025 10:59

Purtroppo la situazione è sempre più grave in tutto il paese. Le risorse come ama chiamarle La Boldrini vengono da noi per delinquere (una buona parte), consapevoli di leggi fatte così male che impediscono qsi punizione. Mi domando che cosa vogliono ottenere i governi che si sono succeduti in qsi anni. Io mi chiedo se non fosse meglio, se presi in flagranza di reato, metterli in galera. Alla mattina utilizzarli per il decoro delle città, pulizie dei giardini, pulizia dei muri etcc, ed al pomeriggio scuola (in carcere). 5 anni di pena senza passare dal tribunale. Escono diplomati e sicuramente più responsabili. Lo stato non punisce.....recupera. Anzi, per far contenta la Boldrini, ha insegnato loro anche la nostra lingua e la nostra cultura. Quella dei nostri avi però, non quella immaginata da qualche squilibrato

Manuel

7 febbraio 2025 14:14

Mi spiace dover fare il saputello, ma essendo stato precario per diversi anni, ho necessariamente dovuto conoscere realtà che altrimenti non mi sarebbero frullate per la testa.
Ebbene le iniziative che proponi tu, vengono prese da tempo, tant’è che quando mi sono occupato della “cura” del verde in città, mi è stato affidato (è più il caso di dire mi è stato chiesto di accompagnare, dare un occhio) un ragazzo maghrebino che arrivava da me la mattina alle sette e mezza e ritornava in carcere alle 17. Se ricordo bene si chiama articolo 21.
Ti devo dire, nessun problema subito dall’esperienza, nonostante il lavoro non proprio leggero.

Marco

7 febbraio 2025 11:10

La crema in città

Mario

7 febbraio 2025 11:43

In questi casi non è bene che le forze dell'ordine diffondano mediante stampa la targa dell'auto in modo che i cittadini possano segnalarne la presenza?

Stefano

7 febbraio 2025 12:53

E se poi si viene a scoprire chi è stato? Meglio di no!