6 agosto 2025

Coldiretti Cremona, incontro con le eccellenze del territorio. Visita al Consorzio Casalasco del Pomodoro

Proseguono gli incontri tra Coldiretti Cremona e le imprese agricole e agroalimentari d’eccellenza del nostro territorio. Guidati dal Delegato Confederale Giovanni Benedetti e dal Direttore Giovanni Roncalli, funzionari e segretari di Zona di Coldiretti Cremona hanno visitato il Consorzio Casalasco del Pomodoro, un’eccellenza cremonese che si è imposta nel mondo.

La giornata si è aperta con l’incontro con l'Amministratore Delegato del Gruppo Casalasco, Costantino Vaia, che ha illustrato obiettivi, tappe, produzioni e programmi di una realtà che, a partire dal marchio Pomì, è oggi riconosciuta come la prima filiera agroindustriale del pomodoro in Italia. E’ intervenuto anche il Presidente del Consorzio Casalasco, Marco Sartori, che ha accompagnato il gruppo nella visita allo stabilimento, alle linee di produzione di Rivarolo del Re. L’incontro è stato occasione per proseguire nel dialogo, tra vertici Coldiretti e vertici del Casalasco, sui temi che più interessano le aziende agricole del territorio e la difesa del vero made in Italy.

“E’ stata una giornata particolarmente ricca di interesse e di spunti. Il nostro incontro si è svolto nei giorni in cui la campagna di raccolta del pomodoro è entrata nel vivo in Lombardia, con buone aspettative. E’ stata anche occasione per sottolineare tutto il  valore di questa filiera, di cui Casalasco è un riconosciuto campione italiano – sottolinea Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Cremona –. Il pomodoro italiano non è solo un simbolo della dieta mediterranea e della cucina tradizionale candidata all’Unesco, ma anche un pilastro dell’agroalimentare nazionale. Basti dire che, lo scorso anno, questo comparto nazionale ha generato 5 miliardi di euro di fatturato. La filiera del pomodoro, a livello nazionale, coinvolge circa 7.000 aziende agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e 10.000 addetti, distribuiti su circa 70.000 ettari coltivati”.

Il settore, a livello lombardo, conta circa 10mila ettari di terreni coltivati, concentrati per oltre il 70% tra le province di Cremona e Mantova. Nell’ultimo anno, in regione, la superficie destinata alla coltivazione dell’oro rosso è cresciuta del 15%. Secondo il monitoraggio di Coldiretti Cremona sul territorio, ci si attende una stagione migliore rispetto a quella dello scorso anno, quando nubifragi e trombe d’aria avevano compromesso le rese finali.

A preoccupare il settore c’è il fenomeno dell’import di derivati del pomodoro dalla Cina – sottolinea Coldiretti Cremona – che interessa ormai tutta l’Europa. La crescita della produzione di pomodoro da industria di Pechino, con consumi interni che rimangono molto bassi (attorno a 1kg pro capite all’anno), pesa come un macigno sui mercati internazionali. 

“Per tutelare le imprese agricole italiane è fondamentale garantire la piena valorizzazione del prodotto nazionale attraverso le leve della distintività, del legame con il territorio, della qualità – rimarca il Direttore di Coldiretti Cremona Roncalli –. Ciò sarà possibile solo attraverso un sistema di etichettatura di origine obbligatorio a livello Ue e la garanzia del principio di reciprocità delle regole sanitarie e sociali, a tutela di imprese e consumatori. Una battaglia che Coldiretti sta portando avanti attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, che invitiamo tutti a sottoscrivere presso i nostri uffici e presso i mercati di Campagna Amica”.

E’ possibile sottoscrivere la proposta di legge anche sul web. Basta collegarsi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionare il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. Si potrà quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.


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