Confermata dalla Regione la bocciatura del Presidio Sanitario nell'ex tribunale di Crema. Degli Angeli (M5S): "Una doccia fredda per tutto il territorio"
La Regione Lombardia insiste con il no al Presidio Socio Sanitario Territoriale (PreSST) nell’ex tribunale di Crema, nonostante il pressing della sindaca Stefania Bonaldi, che contava così di intervenire sulla struttura. No anche alla possibilità di implementare una Casa della Comunità sempre presso l'ex tribunale. Dell’argomento si è parlato in Consiglio comunale a Crema anche alcune settimane fa. L’opposizione, in particolare, si era detta stupita per i 100 mila euro stanziati per i lavori all’ex tribunale: “Ci siamo trovati e abbiamo cercato di capire quale fosse il grado di urgenza - hanno dichiarato dai banchi della Lega, Agazzi e Filipponi -. Ci pare sia stato fatto solo per poter far dire al sindaco cara regione Lombardia, abbiamo fatto l’intervento, ora metti il Presst dove voglio io”.
Sulla bocciatura della Regione torna ora Marco Degli Angeli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: "La decisione di non implementare una casa della Comunità presso l'ex tribunale di Crema è una doccia fredda che travolge tutto il territorio cremasco. Si è preferito lo stabile di via Gramsci, dal mio punto di vista, e non solo mio inadatto per motivi logistici, di spazi e di viabilità”.
Purtroppo, aggiunge Degli Angeli, “c'è chi da ancora credito alle promesse da marinaio di Fontana. Avevo messo in allerta il territorio a fine a aprile, riportando una risposta netta che l'assessore Moratti aveva dato ad una mia interrogazione. La vicepresidente, in modo tranchant, riteneva superata e non percorribile l'ipotesi ex tribunale. Purtroppo, piuttosto che serrare le fila, venni attaccato da parte della politica locale, ed etichettato come complottista, e si preferì applaudire, accogliere con libri e credere ai cotillons e alle promesse da marinaio di Fontana, che in visita all'hub cremasco, smentì la vicepresidente Moratti a distanza di 24 ore”.
“Il valore delle promesse di Fontana si pesano con la decisione di oggi - osserva in merito il consigliere dei 5 Stelle -. Valgono zero. Altro che garante per il nostro territorio. È evidente che in regione comanda il vicepresidente e non il governatore. La regione ha infatti ignorato anche le perizie, eseguite dal comune di Crema, per dimostrare l'agibilità dell'ex tribunale”.
Conclude Degli Angeli: “Per l'ennesima volta il cremasco viene considerato di serie B e non degno di un investimento serio e condiviso con gli amministratori locali. Maroni nel 2015 aveva provato a togliere l'autonomia al nostro ospedale, ora Fontana affossa in partenza ogni tentativo di rilancio della sanità territoriale del cremasco, che ad oggi si vede assegnatario di sole 2 case della comunità e che quindi risulta pesantemente penalizzato”.
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commenti
Giuseppe
7 dicembre 2021 17:38
Ma tu guarda I leghisti (e certo destra tutto) nostrani che vanno contro i nostrani interessi. Che ci fanno in politica queste persone, ma che vadano a casa ,dilettanti allo sbaraglio, un posto semplicemente perfetto da un punto di vista logistico viene bocciato . Non c'è che dire i pasticcioni continuano a fare danni. L' intento è chiaro rovinare la Sanità Pubblica in Lombardia.