Controlli della Polizia Locale, identificate numerose persone e notificati due ordini di allontanamento
Nell'ambito dell'attività di controllo del territorio per prevenire e contrastare fenomeni di degrado, il Comando della Polizia Locale ha attuato controlli mirati alla verifica del rispetto delle norme introdotte a seguito della modifica, recentemente approvata dal Consiglio Comunale, dell'art. 34 del Regolamento di Polizia Locale e Convivenza Civile.
Nei controlli eseguiti dalle pattuglie della Polizia Locale sono stati identificate numerose persone e sono stati notificati due provvedimenti che impongono l'ordine di allontanamento per comportamenti molesti, che alimentano la percezione di insicurezza, nello specifico collegati all'abuso di sostanze alcoliche nella zona del parco Rita Levi Montalcini. Tali provvedimenti, come prescritto dalla legge, vengono trasmessi al Questore, che può emettere, quando ne ricorrano gli estremi, misure più restrittive.
La modifica dell'art. 34 del Regolamento di Polizia Locale e Convivenza Civile riveste una significativa importanza in quanto individua le aree del territorio comunale da sottoporre a particolare tutela e stabilisce in modo dettagliato comportamenti vietati per i quali è possibile applicare l'obbligo di allontanamento da quei luoghi, il cosiddetto Daspo urbano.
Le condotte vietate in queste aree di particolare tutela, per le quali è previsto l'ordine di allontanamento, sono, in generale, quelle che, caratterizzate dalla mancanza di rispetto delle regole della civile convivenza, ne impediscono l'accessibilità o la libera fruizione, oltre che l'utilizzo delle singole strutture o degli arredi urbani presenti.
"Abbiamo messo in atto controlli durante i quali sono state rilevate condotte da parte di alcune persone che non rispettavano l'art.34 del Regolamento di Polizia locale e Convivenza civile, approvato da solamente un mese in Consiglio Comunale, e continueremo a farlo perché questo consente non solo di contrastare quei comportamenti che per definizione impediscono l'accessibilità e la libera fruizione degli spazi urbani, ma anche un capillare controllo del territorio attraverso l'identificazione di un massiccio numero di persone", dichiara al riguardo l'assessore alla Sicurezza Santo Canale.
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