Crema, le celebrazioni della Settimana Santa in Cattedrale. Tutti gli appuntamenti per i fedeli cremaschi
Inizia domani la Settimana Santa, per la Chiesa il momento più solenne e vibrante di tutto l’anno. Come avvenuto già lo scorso anno, la Cattedrale di Crema celebrerà questi giorni con particolare attenzione non solo alla liturgia, ma anche alle tradizioni e all’arte che attorno a essa si sono tramandate.
Domani, Domenica delle Palme, tempo permettendo la celebrazione delle 11 inizierà alla 10.45, nella chiesa sussidiaria di San Bernardino (in caso di pioggia, si inizierà direttamente in Cattedrale). Qui, il vescovo Daniele Gianotti benedirà gli ulivi, con cui poi entrerà processionalmente in Duomo insieme ai concelebranti e ai fedeli. In mano, per la prima volta dopo molti anni, recherà un “palmizio”, ovvero una grande foglia di vera palma da dattero, intrecciata ad arte, donatagli da uno dei cantori che presta servizio in Cattedrale. Sempre nell’occasione, in S. Bernardino, un gruppo di ragazze intonerà l’antica antifona gregoriana “Pueri Haebreorum”, che rievoca il momento in cui i giovani ebrei acclamarono Gesù che entrava in Gerusalemme intrecciando rami di palma e ulivo. In quest’occasione, le campane di San Bernardino suoneranno a mano, grazie alla presenza dei campanari cremaschi che prestano servizio in Cattedrale. E anche quest’anno, gli ulivi per la liturgia sono stati donati alla Cattedrale dalla parrocchia di San Pietro in Crema, nel cui giardino crescono due rigogliose piante. Dopo la celebrazione delle 11, i rami benedetti resteranno a disposizione dei fedeli e di tutti coloro che entreranno in Cattedrale sino alle 19.30, orario di chiusura. Già da ieri, sul portone principale del Duomo – addobbato a festa dall’Agenzia Gatti -, il vivaio Non Solo Verde di Gattolino ha posizionato a scopo ornamentale due vasi di ulivi, che rimarranno per tutta la Settimana Santa. Ed ecco le altre celebrazioni.
Giovedì Santo, il vescovo presiederà alle 10 la Messa Crismale, concelebrata da tutti i sacerdoti della Diocesi, nella quale verranno benedetti gli Oli santi. E alle 18.30, sarà invece la volta della Missa in Cena Domini, che ricorda l’istituzione dell’Eucarestia, e nel corso della quale – al canto del Gloria – verranno “legate” le campane, che non suoneranno più sino al Gloria nella notte del Sabato Santo (seguirà, alle 21, un momento di adorazione all’Eucarestia). E proprio venerdì e sabato, durante questo tempo privo di rintocchi, il Mezzogiorno e le varie celebrazioni saranno scandite dal suono – o, meglio, dal rumore - della “trabaccola”, un’asse di legno e ferro i cui strepiti rievocano nella tradizione i rumori della crocifissione. Ad agitarle, saranno i Confratelli del SS. Sacramento, attivi presso la parrocchia dei Sabbioni. Il Venerdì Santo, alle 8, il vescovo presiederà con i Canonici della Cattedrale e i seminaristi la celebrazione dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi mattutine, particolarmente suggestiva in quanto impreziosita da antifone e responsori in canto gregoriano. Lo stesso avverrà anche il Sabato Santo. Sempre Venerdì Santo, alle 15, il parroco don Angelo Frassi guiderà la Via Crucis nell’ora della morte di Cristo, mentre alle 18.30 il vescovo presiederà la solenne Azione liturgica della Passione del Signore. Sabato Santo, alle 15.30, sempre don Frassi benedirà le uova, simbolo della vita che si dischiude, e quindi della Pasqua. Alle 21.30, invece, il vescovo presiederà la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico: la Veglia Pasquale, che inizia in piazza con la benedizione del fuoco e l’ingresso in Duomo nell’oscurità, rotta solo dal cero pasquale e dalle fiammelle che via via si accendono da esso, fino all’esplosione di luce e suoni all’intonazione del Gloria. Il giorno di Pasqua le S. Messe seguiranno l’orario festivo. Quella delle 9 vedrà il canto della Missa de Angelis, mentre quella delle 11 sarà celebrata dal vescovo e si concluderà con l’indulgenza plenaria perpetua con annessa indulgenza plenaria. Verso le 16, i campanari cremaschi eseguiranno a mano le cosiddette “allegrezze”, ovvero il suono delle più grandi festività, che non annuncia una celebrazione specifica, ma crea un clima di gioia e di comunità. Alle 17.30, ancora una volta monsignor Daniele Gianotti presiederà i Vespri battesimali, durante i quali ci si recherà processionalmente al Fonte battesimale della Cattedrale. La celebrazione sarà accompagnata dal suono dell’organo e della cetra. La Polifonica Francesco Cavalli, coro ufficiale della Cattedrale, interverrà alle celebrazioni serali di Giovedì Venerdì e Sabato, oltre che alla Messa Pontificale di domenica, alle 11. Nell’occasione, debutterà il nuovo direttore ad interim, Riccardo Dolci, mentre all’organo siederà Pietro Miragoli. Nel giorno di Pasqua, le visite turistiche al complesso monumentale della Cattedrale saranno sospese. Il lunedì dell’Angelo, invece, si terranno come in ogni giorno festivo (dalle 11 alle 18), e anche le celebrazioni liturgiche seguiranno l’orario domenicale (non saranno però celebrati i Vespri delle 17.30).
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