24 novembre 2025

Cremona è il capoluogo con la TARIP più bassa d'Italia. A dirlo è il Dossier Rifiuti 2025 di Cittadinanzattiva

Cremona è il capoluogo con la TARIP più bassa d'Italia. A dirlo è il Dossier Rifiuti 2025 di Cittadinanzattiva che offre un'analisi aggiornata del sistema nazionale di gestione dei rifiuti urbani, mettendo a confronto dati, politiche e comportamenti dei cittadini alla luce dei più recenti sviluppi europei e nazionali. 

Nel 2025, la spesa media nazionale per la gestione dei rifiuti urbani è pari a 340 euro all'anno, in aumento del 3,3% rispetto al 2024 (329 euro). Il dato, rilevato dall'Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, include anche le nuove componenti perequative ARERA introdotte tra il 2023 e il 2025, a copertura di oneri ambientali, calamità e bonus sociali. Le differenze territoriali restano marcate:

• Nord: 290 €/anno – raccolta differenziata 73%

• Centro: 364 €/anno – raccolta differenziata 62%

• Sud: 385 €/anno – raccolta differenziata 59%

Le regioni più economiche sono il Trentino-Alto Adige (224 €), la Lombardia (262 €) e il Veneto (290 €), mentre le più costose restano la Puglia (445 €), la Campania (418 €) e la Sicilia (402 €). Dei dieci capoluoghi più cari, sette si trovano nel Mezzogiorno (tra cui Catania, Napoli, Brindisi e Andria); tra i più economici si confermano Cremona (196 €), Udine e Trento (199 €) che registrano i costi più contenuti, in larga parte grazie alla presenza di sistemi di raccolta efficienti e di tariffazione puntuale (lo scorso anno i Cremona si era posizionata al terzo posto tra i capoluoghi italiani con le tariffe rifiuti più basse e al primo posto tra i capoluoghi lombardi). Nei Comuni che applicano la tariffazione puntuale (TARIP), la produzione di rifiuto indifferenziato si è ridotta del 18% in tre anni, dimostrando come l'equità possa coincidere con la sostenibilità. 

Si tratta di una tariffa più equa e proporzionata della TARI, che vuole responsabilizzare i cittadini e permette di raggiungere risultati ambientali significativi in termini di raccolta differenziata, di riduzione della produzione di rifiuti e di aumento del tasso di riciclo. L'importo da pagare, infatti, è calcolato non più solo in base alla superficie dell'immobile, alla categoria di attività svolta (per le utenze non domestiche) e al numero di componenti della famiglia (per le utenze domestiche), ma tiene conto anche della quantità di rifiuto indifferenziato effettivamente conferito dalla singola utenza. Per le utenze non domestiche vi è, inoltre, la possibilità di recuperare l'IVA (10%) esposta in fattura.

Le ultime analisi effettuate da Aprica hanno evidenziato una riduzione dei rifiuti indifferenziati dell'11% rispetto alla precedente rilevazione, a conferma dell'efficacia del sistema di tariffazione puntuale e delle azioni avviate in sinergia con il Comune. Buoni anche i risultati relativi alla frazione organica, con l'invito a ricorrere ai centri di raccolta per favorire il corretto smaltimento delle lettiere vegetali per animali e a conferire con l'indifferenziato, ad esempio, le capsule del caffè. L'impegno congiunto di cittadini e agenti ambientali ha inoltre portato ad un miglioramento della qualità dei conferimenti del cartone per le attività non domestiche, grazie all'introduzione di una raccolta dedicata accompagnata da una attività informativa capillare.

"È sicuramente una grande soddisfazione sapere che il lavoro svolto per diminuire e contenere gli aumenti previsti per legge ha consentito di ottenere un grande risultato per i nostri cittadini", dichiara l'assessora all'Ambiente Simona Pasquali, che aggiunge: "Siamo riusciti, attraverso il recupero dell'evasione e grazie all'ottimizzazione del servizio a contenere gli aumenti previsti dalla delibera ARERA ad avere la TARI più bassa. Un lavoro di squadra tra Comune, gestore, ma anche grazie al contributo deicittadini che fanno correttamente la differenziata, un percorso virtuoso che permetterà alla nostra città di superare l'80% di raccolta differenziata. Un'importante collaborazione che ha portato a questi risultati decisamente molto positivi". 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Laura

24 novembre 2025 18:22

Considerando che il 50% dei rifiuti bruciati a Cremona vengono da fuori Regione, la TARIP non dovrebbe neppure esistere a Cremona, visto cosa si respira e che profitti genera...

Chicca

24 novembre 2025 18:50

Brava Laura👏👏👏