19 maggio 2025

Da Cremona a Fès, il Monteverdi Festival in Marocco al Festival “Musiques Sacrées du monde”, il concerto ha celebrato l’incontro tra culture musicali nate nel cuore del Mediterraneo

Al Festival “Musiques Sacrées du monde” di Fès un concerto ha celebrato l’incontro tra culture musicali nate nel cuore del Mediterraneo, con i Solisti, il Coro e l’Orchestra del Monteverdi Festival di Cremona diretti da Antonio Greco e la partecipazione straordinaria dell’Orchestra arabo-andalusa di Fès

Si è svolto sabato 17 maggio alle 21 (ora locale) nella storica piazza Bab al Makina, adiacente al palazzo reale di Fès, il concerto che segna una straordinaria collaborazione tra il Monteverdi Festival di Cremona, la più importante rassegna italiana dedicata alla musica antica, e il Festival “Musiques Sacrées du monde” di Fès. Un ponte culturale tra Italia e Marocco, un dialogo tra due tradizioni musicali nate entrambe nel grembo del Mediterraneo per un appuntamento in cui alla monumentalità del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi si è unita la spiritualità di brani provenienti dal patrimonio musicale arabo-andaluso. Protagonisti i Solisti, il Coro e l’Orchestra del Monteverdi Festival diretti da Antonio Greco, con la partecipazione straordinaria dell’Orchestra arabo-andalusa di Fès sotto la guida di Mohammed Briouel. Circa cinquanta i partecipanti giunti dall’Italia tra artisti, staff tecnico e management.

"Questo concerto ha rappresentato una tappa fondamentale nel dialogo culturale tra Italia e Marocco" – dichiara l’Ambasciatore d’Italia in Marocco, Armando Barucco"Un incontro tra due grandi tradizioni musicali che, nelle loro diversità, condividono un’identica vocazione alla bellezza, alla spiritualità e alla comunicazione tra i popoli. È stato un onore, e una grande responsabilità, per l’Italia aver partecipato per la prima volta come paese à l’honneur del Festival nella splendida cornice di Fès, capitale spirituale del Marocco animata dalla convivenza pacifica tra Islam, Ebraismo e Cristianesimo. La città di Fès occupa un posto di rilievo anche nella storia italiana, come testimonia l’impegno e l’attività diplomatica di Giorgio La Pira, due volte sindaco di Firenze, grande intellettuale e figura di spicco del cattolicesimo politico italiano. Egli fu tra i pionieri del dialogo interculturale e interreligioso, grazie anche allo straordinario rapporto di amicizia e stima che lo legava ai re Mohamed V e Hassan II".

"È con grande entusiasmo che l’Istituto Italiano di Cultura di Rabat ha rinnovato la propria collaborazione con la Fondation Esprit de Fès" – asserisce la Direttrice Carmela Callea  - "per partecipare ad uno dei più prestigiosi Festival in Marocco e nel continente africano con un Concerto in cui la Musica, l'Italiano e l'Arabo divengono strumenti di dialogo interculturale. Le note interpretate dai Solisti, dal Coro e dall’Orchestra del Monteverdi Festival con l’Orchestra Arabo-andalusa di Fès hanno condotto lo spettatore da Cremona, patria di Claudio Monteverdi la cui musica è espressione di una sapiente sintesi tra Rinascimento e Barocco, a Fès, crocevia millenario di civiltà e culture".

Teatrale e meditativo allo stesso tempo, il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi è un grandioso e complesso lavoro datato nei primi anni del Seicento, la cui composizione è concepita dal suo autore come culmine di una preghiera piena di gioia e solennità. Con questo concerto, il Monteverdi Festival di Cremona – città che ha dato i natali tanto all’opera quanto alla grande tradizione liutaria – ha portato in Marocco una delle eccellenze della cultura italiana: il canto lirico. Una pratica che trova proprio in Monteverdi uno dei suoi primi rappresentanti e che, come la liuteria cremonese, è stata riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Durante il concerto, inoltre, uno spettacolare video mapping a cura di Imaginarium è stato proiettato sulle antiche mura cittadine che incorniciano il palcoscenico della piazza Bab al Makina. 

"Il concerto è stato un significativo momento di apertura e arricchimento reciproco tra Italia e Marocco – dice Andrea Cigni, Direttore artistico del Monteverdi Festival – con l’ensemble cremonese che diventa protagonista di uno scambio culturale che pone le basi per future collaborazioni con l’Orchestra arabo-andalusa. Un’occasione preziosa di promozione del patrimonio culturale di Cremona nel mondo, resa possibile dal lavoro congiunto di tutto il team del Festival e della referente per le relazioni internazionali, Francesca Campagna, per celebrare la grandezza e l’eredità del padre dell’opera lirica su un prestigioso palcoscenico condiviso". 

Il Vespro della Beata Vergine sarà presente anche nel cartellone dell’edizione 2025 del Monteverdi Festival in programma a Cremona dal 13 al 29 giugno. Il capolavoro monteverdiano sarà eseguito tra le speciali anteprime del Festival, sabato 7 giugno nella Chiesa di San Marcellino, con la direzione affidata alla star del barocco Jordi Savall, alla guida di La Capella Reial de Catalunya e Le Concert des Nations.

 


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