Da Rovato durissimo attacco a Galimberti su A2A-Linea Group Ecco come andò nel 2015. E oggi il sindaco parla in Consiglio
E’ atteso per oggi l’intervento del sindaco Gianluca Galimberti sugli accertamenti in corso da parte della Guardia di Finanza per l’operazione A2A. In Consiglio comunale, dalle 15, il sindaco risponderà all’interrogazione presentata alcune settimane fa da alla Lega. “La Procura Generale della Corte dei Conti - hanno scritto i consiglieri Zagni, Sommi e Chiodelli nell’interrogazione - ha avanzato richiesta all'Amministrazione Comunale di fornire chiarimenti circa il percorso per la fusione tra le due società, affidando le indagini alla Guardia di Finanza di Pavia”.
Di qui la richiesta su quali provvedimenti il sindaco intenda adottare per “assicurare il rispetto della regolarità delle procedure e tutelare il Comune, i suoi Amministratori, la Società partecipata e l’interesse di tutti i Cittadini”. Alla domanda risponderà dunque lo stesso Galimberti fornendo, si auspica, il quadro completo della situazione, in particolare sulle richieste della Finanza di Pavia, che sta conducendo le indagini per la Corte dei Conti.
Ad accendere ulteriori riflettori sull’intera vicenda, che da settimane polarizza il dibattito politico locale, ci ha pensato ieri il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti. Eletto al primo turno con il sostegno delle liste di centrodestra, Belotti si è sempre dichiarato contrario alla cessione di Lgh ad A2A (Lgh accorpa le ex municipalizzate di Rovato, Cremona, Crema, Pavia e Lodi). Ricevuta la notifica di “messa in mora” dalla Finanza, Belotti si è dimesso, salvo ripensarci dopo qualche giorno e comunicare ieri sera, con lettera protocollata in Comune, il ritiro delle dimissioni (qui l’articolo).
Nella lettera, Belotti ripercorre la vicenda e attacca frontalmente Galimberti e pure Stefania Bonaldi, sindaco di Crema. I passaggi in cui il primo cittadino di Rovato si sfoga sugli amministratori cremonesi sono pesanti. ”Ricostruirò con calma alla Magistratura tutta la vicenda per filo e per segno. Raccontando esattamente come sono andati i fatti e chi, in realtà, ha voluto e approvato senza alcuna condizione (quindi senza reclamare alcuna evidenza pubblica, come invece il sottoscritto ha sempre fatto) l’operazione di cessione del 51% di LGH ad A2A. A partire dal mio caro amico Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti (area PD), del Sindaco Bonaldi di Crema (area PD), del Sindaco Uggetti di Lodi (area PD), del Sindaco Depaoli di Pavia (area PD). E anche dei tanti sindaci di Cogeme (quasi tutti di area PD) che si sono battuti strenuamente per lo stesso risultato incondizionato. Per arrivare poi ai Consigli di Amministrazione delle rispettive società partecipate di Cremona, Crema, Lodi, Pavia e Cogeme, tutti, se non sbaglio, direttamente nominati dai primi cittadini, ad eccezione del C.D.A. di Cogeme nominato non da me, ma da una assemblea di 70 soci Sindaci“.
Aggiunge Belotti: “Spero tanto che la Magistratura vada a fondo in tutta questa vicenda. Perché io nella mia vita ho sbagliato tanto. Ma questa partita l’ha sbagliata qualcun altro. E quel qualcun altro è giusto che paghi. In effetti le dimissioni avrebbe dovuto darle qualche altro Sindaco. Ne restano soltanto due ancora in carica di LGH. Forza Gianluca (Galimberti; ndr), dai il buon esempio”.
A confermare come andarono le cose nel 2015, quando si diede il via alla cessione di Lgh ad A2A è l’ex senatore e leader dei movimenti ambientalisti di Cremona, Marco Pezzoni, attraverso un commento al nostro articolo di ieri.
“Purtroppo è andata così – ricorda Pezzoni –. Come associazioni ambientaliste e del volontariato, circa una ventina, nella sala rossa del Comune abbiamo tentato di convincere il sindaco Galimberti a non cedere il 51% di Lgh ad A2A. Inutilmente! Due ore tesissime. Siamo arrivati a scongiurarlo di cedere al massimo il 49% così da mantenere la maggioranza in mano agli Enti locali. Niente da fare, malgrado il Comune di Cremona, in base allo Statuto di Lgh, avesse il potere di far pesare la sua quota di azioni in modo determinante”.
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