Dalla croce alle strade: la Sacra Spina in processione con il vescovo Trevisi. Il vescovo di Trieste ha guidato la tradizionale processione cittadina per le strade del centro con la reliquia
«Per cambiare il mondo dobbiamo contemplare il Crocifisso e guardarci con i suoi occhi». Con questo augurio il vescovo Enrico Trevisi ha concluso la propria riflessione dopo aver presieduto la tradizionale processione con la Sacra Spina per le vie di Cremona. Ancora una volta la città si è animata, con rispettoso silenzio e devozione, per accogliere ed accompagnare con la preghiera il cammino del Signore attraverso le tenebre della sofferenza e della morte.
Da sempre il Venerdì Santo è il giorno dedicato alla contemplazione della croce, che, secondo Trevisi, è il luogo ideale per «guardare tutto dalla prospettiva del Crocifisso, che nel morire per noi ha ha compiuto il disegno di salvezza che il Padre gli ha affidato».
La celebrazione della Via Crucis lungo le strade della città ha sempre avuto un sapore speciale per i cremonesi, perché segno evidente della presenza della Chiesa nel mondo. «Ma come essere nel mondo ‒ ha commentato il vescovo ‒ e guardare le nostre responsabilità verso la pace, la giustizia e i poveri?"
Secondo Trevisi, la risposta arriva, ancora una volta, dalla croce. «L’unico punto prospettico che consente uno sguardo capace di comprendere la complessità della vita e della storia è quello di Gesù in Croce».
E proprio al Cristo, al Vivente che ha vinto la morte, mons. Trevisi ha affidato tutti i fedeli, prima di benedire l’assemblea, e l’intera città, con la reliquia della Sacra Spina, segno visibile dell’amore del Signore per il suo popolo.
Un popolo spesso ferito, provato e sofferente, ma che ha nuovamente trovato la forza per vivere con rinnovato slancio i momenti cruciali del Triduo. Perché la contemplazione del mistero pasquale, ha concluso Trevisi, «dà sapore e gusto nuovo ad ogni sfida della vita, dà colore e intensità ad ogni nostro giorno, profuma le nostre relazioni di una fraternità che è anticipo e prefigurazione del Paradiso. E allora avremo l’ardire di fare le scelte della nostra vita». (www.diocesidicremona.it)
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