Daniele Gatti e la Mahler Chamber Orchestra, al via venerdì la stagione 2022 al Ponchielli con un programma dedicato a Schumann
Un’inaugurazione di grande aspettativa, quella proposta dal Teatro Ponchielli per il 2022.
Dopo aver presentato finalmente una stagione interamente frutto della nuova gestione Cigni - le precedenti avevano vincoli dei recuperi di spettacoli precedenti obbligati dalla pandemia - il massimo teatro cittadino promette un cambio di rotta che mira a coinvolgere tutte le arti performative in una miscellanea di appuntamenti per tutti i palati. È con questa nuova intenzione di sfondare i “compartimenti stagni” che il Ponchielli desidera coinvolgere il suo pubblico, offrendo in ogni periodo dell’anno ciascuna delle forme d’arte, una sorta di strategia che non allontana mai lo spettatore prima d’ora abituato ad avere la propria stagione preferita in un solo periodo preciso e delimitato.
Venerdì 14 Gennaio alle ore 20,00 Daniele Gatti tornerà a Cremona sul podio della Mahler Chamber Orchestra con un programma dedicato a Schumann.
Il concerto inaugurale cremonese fa parte di una tournée dedicata a Schumann che Daniele Gatti porterà anche nei teatri di Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Colonia, dove è appena partita il 10 gennaio.
Daniele Gatti è una bacchetta tra le più quotate del panorama internazionale, collabora regolarmente con le più importanti orchestre del globo quali i Wiener Philarmoniker, i Berliner Philarmoniker, l’Orchestra Filarmonica della Scala, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Royal Philarmonic, l’Orchestre National de France.
Anche la Mahler Chamber Orchestra non ha bisogno di presentazioni. Fondata da Claudio Abbado, è un’orchestra “senza sede”, e trova residenza nei luoghi in cui programma periodi di studio per preparare le tournée internazionali. In Italia è stata ospitata a Dobbiaco, a Torino, e a Ferrara. Daniele Gatti raccoglie da Abbado il testimone divenendone consulente artistico. L’orchestra è reduce da un 2021 di assoluto prestigio, si è infatti esibita, tra gli altri, al Musikverein di Vienna (da cui ogni anno il mondo intero ascolta il celebre Concerto di Capodanno) ed ai BBC Proms, evento britannico di altissimo rilievo internazionale.
Un programma, dicevamo, dedicato a Robert Schumann che vedrà l’esecuzione di due capisaldi della musica sinfonica: la Sinfonia n.1 “Primavera” e la Sinfonia n.3 “Renana”. Una serata di grande interesse che accosta due momenti importanti ed intensi del compositore. Schumann scrisse la prima sinfonia in un impeto creativo di pochi giorni, meno di una settimana. Pervaso da emozioni forti e da un periodo particolarmente felice, trasmette tutta la propria energia in una composizione vivace, colorata, un’ode alla Primavera. Come spesso accade fra i filologi e gli storici, si fa spesso riferimento alle influenze che i compositori del passato hanno avuto sui propri successori. È così che leggeremo spesso di Beethoven che utilizza uno stile Mozartiano, e di Schumann che trova ispirazione in Beethoven nelle sue sinfonie. Ecco, così come i critici trovano assonanza fra la sinfonia “Pastorale” del “titano di Bonn” e la prima di Schumann, emerge anche qualche riferimento tra l’Eroica di Beethoven e la terza sinfonia proposta da Gatti nel programma della serata. Questa composizione è considerata il definitivo approdo ad uno stile inconfondibile, che ha trovato una sua via, libero da certi schemi precedenti senza però dimenticare le proprie origini.
Un’inaugurazione di grande prestigio che ci terrà certamente incollati al proscenio, in una Cremona che sempre più frequentemente non ha nulla da invidiare a palchi più “blasonati”.
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