18 novembre 2021

Dopo Cremona tocca a Crema: la Guardia di Finanza su incarico della Corte dei Conti chiede le carte della fusione tra Lgh e A2A

Dopo Cremona, Crema. Si allarga l'indagine disposta dalla Corte dei Conti sulla fusione tra Linea Group, la holding delle ex municipalizzate di Cremona, Crema, Pavia, Lodi e Rovato, e la milanese A2A. Dopo la Pec con richiesta di documentazione arrivata al Comune di Cremona una settimana fa (qui l'articolo), analoga richiesta è arrivata in questi giorni a Scs, la società cremasca che ha nel suo “portafoglio” le partecipazioni del Comune di Crema e di Scrp (altra società cremasca) in Linea Group.

Stando a quanto si è appreso, a muoversi è la Guardia di Finanza di Pavia, reparto delegato dalla Corte dei Conti, che evidentemente vuole vederci chiaro in tutta l'operazione. Il reparto della Finanza risulta incaricato di acquisire atti e documenti relativi alla fusione societaria che vede il suo fulcro nell'acquisizione di Linea Group da parte di A2A.

Anche a Crema, dunque, è pervenuta una richiesta di trasmissione di atti utili a ricostruire tutto l'iter che ha portato alla fusione. Il Comune di Cremona ha già provveduto a trasmettere la documentazione, che accorpa le delibere del Consiglio comunale del 2015, 2016 e del maggio di quest'anno e i pareri legali a supporto dell'operazione. Tocca ora a Crema trasmettere le carte alla Guardia di Finanza, che sta con tutta evidenza raccogliendo materiale per capire se nell'operazione di cessione di Linea Group da parte di Cremona, Crema, Pavia, Lodi e Rovato ad A2A vi siano dei profili di illegittimità, così come a suo tempo affermato dall'Anac (autorità anticorruzione), che nel 2018 ha bocciato l'operazione per mancanza di gara pubblica.

Non è da escludere, a questo punto, che la Finanza proceda in via analoga anche con i Comuni di Pavia, Lodi e Rovato, così da mettere insieme tutti i tasselli che hanno portato all'acquisizione di Linea Group da parte di A2A.

f.c.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti