E la gente sta alla larga dal parcheggio che penalizza chi ha bisogno della clinica. Degli Angeli: "Una classe dirigente lontana dalla gente. Una tassa del dolore"

Indignazione e proteste sono corse sul web per tutta la giornata per la decisione del Comune di procedere a far pagare il ticket per chi parcheggia nell'area di fronte alla clinica San Camillo. Una scelta impopolare e assurda (una tassa comunale sulla salute per chi ha bisogno di fare esami, cure o per chi si reca a San Camillo a trovare ricoverati) che non può di certo trovare giustificazione alcuna, tantomeno in imprecisate ragioni di bilancio della controllata Aem. Anche perchè, come dimostrano le foto scattate anche nel tardo pomeriggio, la gente sta alla larga da quel parcheggio che specula su chi è ammalato o a parenti e amici ricoverati.

Sulla vicenda prende posizione l'ex consigliere regionale 5 Stelle Marco Degli Angeli, coordinatore provinciale del Movimento.

"Ci troviamo davanti all’ennesima prova di una classe dirigente che vive fuori dalla realtà e che è completamente distaccata dai bisogni delle persone. Questa ennesima tassa, va chiamata con il suo vero nome. Si tratta di “tassa sul dolore” che aggiunge ulteriore speculazione nel mondo della sanità.

Il malato, per lorsignori, è un ticket a scadenza che consente di far quadrare i conti o rimpinguare il monte premi. La malattia come statistica, come fattore da monetizzare, nulla di più. La decisione non stupisce e scorre nel solco dell’approccio con cui l’amministrazione comunale ha affrontato il tema del nuovo ospedalino. La salute vista come opportunità di investimento. - continua Degli Angeli - Paradossale poi che l’amministrazione si nasconda dietro al fatto che la richiesta sia arrivata da AEM. AEM è al 100% partecipata dal Comune di Cremona. Ogni altro commento è inutile.

L’aver avvallato questa richiesta svela la vera anima degli indirizzi politici di una maggioranza che è subalterna a logiche di profitto e disinteressata al ritorno in termini di qualità di servizi verso i cittadini. E’ inutile fare i paladini del diritto alla salute, e poi attaccarsi come sanguisughe al collo di coloro che devono recarsi in una struttura sanitaria.

E conclude: "Dopo il biometano, le bocciature da parte dell’ANAC dell’operazione A2A-LGH e di quella riguardante stadio, la retromarcia sulla chiusura dell’inceneritore, il fallimento del teleriscaldamento in termini di risparmio per i cittadini, e l’inerzia nell’intraprendere azioni concrete per affrontare i disastrosi dati sull’inquinamento, ora assistiamo all’ennesima “operazione Tafazzi” in vista delle prossime elezioni comunali".