Ecco la barriera verde in via Ratti per mitigare l'impatto del supermercato nell'ex Snum. A breve l'allargamento del marciapiede
Dovevano essere collocate entro la fine anno, in ritardo ma sono arrivate. Ecco i sette grandi vasi con le piante che da questa mattina "mitigano" l'impatto del supermercato Eurospar nell'ex Snum su via monsignor Giulio Ratti (apostolo dei più poveri), la breve strada che collega via Cadore con via Giordano. Finalmente hanno avuto una risposta concreta i firmatari della petizione che chiedeva di rendere meno impattante la nuova costruzione, specialmente nei confronti dei residenti di via Ratti che, aprendo le finestre, si trovavano a pochi metri il muro del retro del supermercato Eurospar. I residenti questa sera commentavano favorevolmente la collocazione dei grandi vasi anche se ancora mancano interventi sui marciapiedi (che dovranno essere allargati) e la rimozione di quel lampione verso via Cadore che ora sembra davvero buttato lì per caso su quel blocco di cemento.
Resta però ancora da sistemare la viabilità su via Giordano soprattutto per garantire l'attraversamento dei pedoni e dei ciclisti magari con la riaccessione a chiamata dei semafori. Nessuna risposta, poi alla richiesta di collocare dei cartelli esplicativi (specialmente per le scolaresche) delle mura di Cremona e di quella piattaforma per i cannoni che la Soprintendenza ha imposto di recuperare e conservare e che è, sicuramente, un buon esempio per capire cosa hanno rappresentato per la storia di Cremona quelle mura che hanno reso per secoli la città imprendibile.
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commenti
Gianluca
11 aprile 2024 20:36
A breve le fioriere diventeranno cestino per mozziconi, lattine, sigarette ecc.
François
12 aprile 2024 10:54
D'accordo al100%.
Massimo
12 aprile 2024 05:28
Soldi buttati via totalmente
Stefano
12 aprile 2024 06:59
Che bello! Che verde! Complimenti per la bella idea
Giancarlo
12 aprile 2024 07:12
Io credo che se al posto di quell'orrendo colore marrone scuro per dipingere l'esterno avessero usato un colore un pochino brillante, che ne so' tipo un giallo o un verde chiaro o un azzurro, magari l'impatto negativo sarebbe stato un pochino migliorato...parere personale eh...
Anna
12 aprile 2024 07:37
Metterei la parola "barriera" tra virgolette...
Poi con i vasi così piccoli e la collocazione praticamente incollata alla facciata di metallo che d'estate sarà ustionante prevedo vita breve per queste povere piante.
François
12 aprile 2024 12:15
Quando capiremo che le piante sono esseri viventi che ci danno ossigeno per vivere e meritano, quindi, rispetto e tutt'altro trattamento, sarà sempre tardi, molto tardi... Propongo come impatto "estetico", data la proprietà austriaca del gruppo commerciale, di farci regalare un po' di cassette di gerani da appendere al rivestimento della parete e, nel bel mezzo, un orologio a cucù...
Daniro
12 aprile 2024 07:58
Un vero muro verde, chi è il progettista?
ANTONIO SIVALLI
12 aprile 2024 08:45
Ritengo importante sottolineare che questa non è semplicemente una "barriera verde", ma piuttosto un intervento poco riuscito che risponde alle esigenze della comunità e migliora la qualità dell' aria delle persone. Chiamarla in questo modo sarebbe riduttivo e mancherebbe di rispetto verso la intelligenza e la sensibilità dei cittadini che hanno espresso le loro preoccupazioni e le loro richieste in modo chiaro e responsabile.
Marzio
12 aprile 2024 12:37
Belle le piante, peccato per il mostro di cemento che tentano di nascondere.
Costruzione indegna, senza senso che va ad appesantire l'omai penosa situazione di una città che sta morendo. Ringraziamo chi ha avuto la lungimiranza di dare il suo assenso senza nemmeno provare ad ostacolarne l'arrivo.
Ne sentivamo davvero il bisogno.
Manuel
12 aprile 2024 18:32
Conoscendo un po’ i nostri amministratori e considerando il particolare momento (elezioni in arrivo), immagino la spesa per le piante sia stata imposta alla proprietà.
Piuttosto, come suggeriva qualcuno nei precedenti commenti, appena ci si accorgerà della difficoltà (stress) gli alberi (a naso sembrano carpini), sarà opportuno prevedere il trasferimento in idonea località per la messa a dimora.
Suggerisco il parco di via Bosco, poco distante, che già ospitò, se ricordo bene, i tigli di piazza Cavour.
armando
13 aprile 2024 08:34
carino come rimedio, ma il marciapiede è agibile ? con quel plinto e il palo della luce ?