20 ottobre 2025

Ecosistema Urbano 2024: Cremona al dodicesimo posto, bene la differenziata ma aria e mobilità da migliorare

Le città italiane fanno ancora fatica a raggiungere standard adeguati di sostenibilità ambientale. A fotografare questa realtà è Ecosistema Urbano 2024, il report annuale curato da Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, che analizza le performance ambientali dei 106 capoluoghi di provincia del Paese. La classifica complessiva restituisce un quadro complesso e in parte preoccupante: nessuna città ottiene il punteggio massimo e la media nazionale si ferma al 54,24%, segnando un ulteriore rallentamento rispetto agli anni precedenti.

Tra i capoluoghi monitorati, Cremona registra una battuta d’arresto, scendendo al 12° posto, due gradini più in basso rispetto alla posizione ottenuta nel 2023. Una flessione che riflette le difficoltà – condivise da molti centri urbani – nel garantire una gestione ambientale efficiente e integrata.

Il report di Ecosistema Urbano si basa su 19 indicatori suddivisi in sei macroaree: qualità dell’aria, gestione delle acque, ciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile, ambiente urbano e politiche energetiche. Tra gli indicatori chiave presi in esame rientrano:
le concentrazioni di PM10 (31, Media dei valori medi annui in μg/mc), PM2,5 (22, Media dei valori medi annui in μg/mc), NO2 (24 μg/mc) e ozono (51 giorni di superamento della media mobile sulle 8 ore di 120 μg/mc nella centralina peggiore), la percentuale di raccolta differenziata, La quantità di rifiuto urbano prodotto per abitante, la dispersione della rete idrica (23,3%), il consumo idrico domestico pro capite , la presenza di verde urbano, la dotazione e l’utilizzo del trasporto pubblico (42 vaiggi per abitante all'anno sul trasporto pubblico) e il tasso di motorizzazione privata.

Nel dettaglio, Cremona si distingue per una buona performance nella raccolta differenziata, posizionandosi al 17° posto nazionale con un tasso del 77,9% di rifiuti avviati a riciclo. Tuttavia, resta più indietro sul fronte della produzione pro capite di rifiuti, con 453,8 kg per abitante, che la collocano solo al 25° posto.

Sul piano della mobilità sostenibile, i dati sono contrastanti: la città è 17ª per l’estensione delle isole pedonali (61,5 metri quadrati per abitante), ma scivola al 27° posto per la superficie di zona a traffico limitato (ZTL), con 347,5 metri quadrati ogni 100 abitanti. Un dato che suggerisce margini di miglioramento nella limitazione del traffico veicolare e nella promozione della mobilità alternativa.

Pur mantenendo una posizione ancora rilevante in classifica, emerge con chiarezza la necessità di rafforzare gli investimenti in settori strategici come il trasporto pubblico e la riduzione della motorizzazione privata. A questi ambiti si affianca la questione della qualità dell’aria, che continua a rappresentare una criticità, tanto da aver richiesto recentemente l’adozione di misure restrittive a livello urbano.

Filippo Generali


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