Fondazione Stauffer su "Il Venerdì" di Repubblica: la storia all'eccellenza di una fondazione che ha saputo mettere a sistema la musica, la finanza e la governance di un'esperienza tutta cremonese
Una pagina dedicata ad un'eccellenza cremonese su "Il Venerdì", il supplemento settimanale di Repubblica che si occupa di cronaca, cultura, politica e attualità: parliamo della Fondazione Stauffer, che sulle pagine della rivista viene raccontata partendo dalla sua storia, dall'intuizione del fondatore Walter Stauffer, industriale caseario italo-svizzero, che nel 1970 donò la sua eredità milionaria per dare vita all'ente.
Da allora la Fondazione è stata un esempio virtuoso di gestione finanziaria del patrimonio donato, come spiegato nell'articolo a firma di Federico Formica, "La Stauffer investe in immobili -a Berna e Cremona-, un'azienda agricola, obbligazioni, private equity e azioni in Novartis e Nestlè acquisite ormai quarant'anni fa e del valore attuale di circa venti milioni"; il tutto per riuscire a portare avanti la mission della Fondazione, ossia in primis il fiore all'occhiello, L'Accademia Stauffer, nata per formare i giovani talenti provenienti da tutto il mondo e che non pagano la retta perchè vengono sostenuti nella fase di passaggio dal mondo della scuola al mondo del lavoro. Uno dei passaggi più delicati, in cui spesso i giovani hanno difficoltà a sostenere i costi e le spese di questa fase di transizione.
Grazie ad un'oculata gestione finanziaria, il denaro immesso dal fondatore è stato reinvestito per garantire alla Fondazione un flusso di entrate costante in grado di assolvere alle spese di gestione "abbiamo trovato un modo per avere un flusso di entrate sufficienti per non chiedere contributi a nessuno e finanziare le nostre attività", riporta il presidente della Fondazione, Alessandro Tantardini.
Una realtà dunque di grande prestigio per una città dall'anima musicale e con forte vocazione alla liuteria, un'eccellenza sia nella forma che nella sostanza dell'offerta formativa, ma anche e soprattutto nella governance, che non dipende dalla politica pur avendo all'interno del proprio consiglio di amministrazione sia il Sindaco che il Presidente della Provincia oltre ad un esponente del Ministero dell'Istruzione, "Così la fondazione si assicura una visione di lungo periodo, senza condizionamenti e libera dalle urgenze della tornata elettorale di turno".
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