Forza Italia: "Impianto biometano, la VIA era necessaria dall’inizio. Dal pd posizione opportunistica frutto di un calcolo politico. Bocciati Sindaco e Giunta."
I consiglieri di minoranza Malvezzi, Fasani e Simi tornano critici sul caso A2A - impianto a biometano:
La notizia che A2A chiederà la Via (Valutazione Impatto Ambientale) è sicuramente positiva,ma non è certo una gentile concessione del gruppo industriale alla nostra città. La scelta di sottoporre a VIA il progetto del nuovo impianto di biometano rappresentava la strada maestra e avrebbe dovuto essere seguita sin dall’ottobre 2022 quando, al contrario di quanto dichiarato ieri, la Soc. Fragea Srl di A2A spa ha depositato la richiesta di esclusione dalla VIA, puntando ad ottenere l’autorizzazione tramite una procedura semplificata. I gravi e dettagliati rilievi contenuti nei parere tecnici degli enti preposti all’istruttoria della pratica hanno messo in luce le innumerevoli carenze e imprecisioni progettuali, soprattutto sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico, e le gravi problematiche conseguenti alla scelta di collocare l’impianto all’interno di un’area inserita in un PLIS, in un ambito agricolo strategico, e già caratterizzata dalla presenza di altri impianti a forte impatto ambientale.
Considerato che la richiesta di esclusione dalla VIA sarebbe stata ragionevolmente respinta, A2A, appena prima che ciò avvenisse ha cambiato linea, anticipando di qualche giorno il più che probabile esisto dell’istruttoria.
Ricordiamo che è stata la stessa A2A a richiedere la sospensione di 45 giorni per produrre la documentazione tecnica richiesta dai diversi Enti, e che sempre A2A nel suo comunicato del 23 marzo scorso ha difeso la bontà del progetto e confermato il percorso intrapreso.
Ora veniamo alla presa di posizione del PD cremonese che, dopo giorni di silenzio, dirama un comunicato contestualmente a quello di A2A, richiedendo ciò che il gruppo industriale aveva già deciso di accettare. Non si tratta di una strana coincidenza, ma della conferma che l’intera operazione ha una regia politica, come da noi sostenuto già in occasione della vergognosa svendita di LGH. A prevalere non è certo la considerazione per le perplessità dei cittadini cremonesi e la volontà di rendere il percorso più trasparente e partecipato, ma solo il cinico calcolo politico: nel 2024 ci saranno le elezioni amministrative e non sarebbe stato conveniente arrivarci con un conflitto aperto sulla tematica ambientale, considerato tra l’altro che la Giunta Comunale uscente ha fallito tutti i suoi obbiettivi, a partire dall’impegno di ottenere lo spegnimento dell’inceneritore entro il 2024. Se ne riparlerà nel prossimo mandato amministrativo. Se il centrosinistra verrà confermato ci saranno 5 anni per far digerire ai cittadini di l’amarezza. Lavoreremo con gli altri partiti del centrodestra perché questo scenario non si verifichi.
Ad uscirne con le ossa rotte sono il Sindaco Galimberti e la sua Giunta Comunale, che hanno gestito la partita con la consueta arroganza. La mossa del PD locale non è certo maturata all’interno del palazzo comunale, con buona pace dei due firmatari del comunicato. Qualcuno ha colto il clima di insofferenza diffusa ed ha intuito il danno elettorale che sarebbe potuto derivare da una gestione spavalda di questa vicenda. Meglio lenire le ferite piuttosto che gettare sale. Quindi tutto rimandato.
Chi scrive, e più in generale i partiti del centrodestra, guarda con attenzione e favore ad un processo di transizione energetica che coinvolga il nostro territorio, purché avvenga con percorsi
trasparenti (esempio la VIA), ed in cui i vantaggi ambientali siano chiaramente documentati con dati scientifici incontrovertibili.
Respingiamo con forza invece le iniziative meramente propagandistiche, vedi Cremona 20-30, o i provvedimenti anacronistici e dannosi per il nostro paese come quelli recentemente approvati dal Consiglio Europeo in materia di motori e case Green.
Carlo Malvezzi
Federico Fasani
Saverio Simi
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commenti
michele de crecchio
29 marzo 2023 13:12
E' decisamente sgradevole constatare che la tutela dell'ambiente, un tempo tradizionale "cavallo di battaglia" delle forze politiche di sinistra, venga oggi (temo solo strumentalmente) reclamata dalla destra. Purtroppo, da non pochi anni ormai, "mala tempora currunt" per la tormentata storia urbanistica della nostra città!