29 aprile 2025

Forza Italia. Rifiuti: "In arrivo una stangata per i cremonesi. I dati smentiscono la giunta"

La questione rifiuti si fa calda. Forza Italia con il capogruppo in consiglio comunale Andrea Carassai e il coordinatore cittadino Luca Ghidini alzano il tiro verso la Giunta preannunciando una prossima stangata sui cittadini cremonesi. Ecco il testo dell'intervento di Forza Italia.

Confrontando i dati della produzione dei rifiuti degli anni 2022 e del 2023 (gli unici fino a qui forniti dal Comune di Cremona), emergono alcune evidenze oggettive.

A fronte di un incremento della popolazione dello 0,6% avvenuto tra il 2022 e il 2023, l’aumento della produzione totale dei rifiuti urbani nello stesso periodo è stato ben del 4,2%: da 32.624 tonnellate a 33.988 tonnellate prodotte. Si è infatti passati da una produzione di rifiuti urbani per abitante di kg. 462,86 nel 2022 a kg. 478,07 nel 2023 (rifiuti differenziati + rifiuti indifferenziati).

Nello stesso periodo il quantitativo di rifiuti derivanti da “pulizia stradale a recupero” è aumentato del 15%: da 972 ton. del 2022 a 1.120 ton. del  2023.

L’aumento del quantitativo dei rifiuti complessivi prodotti e l’aumento dei rifiuti ritirati dalle strade smentiscono le teorie sostenute dalla Giunta Comunale all’atto dell’adozione del metodo della Tariffa Puntuale e confermano la “percezione” dei cittadini: non c’è una riduzione della produzione dei rifiuti e la città è più sporca.

Ma il dato più significativo riguarda il confronto dei dati della produzione dei rifiuti indifferenziati, sulla base della quale viene calcolata la tariffa: nel 2022 è stata di 7.106 tonnellate, mentre nel 2023 la produzione totale è pari a 7.081 tonnellate. Nella sostanza si tratta di quantità sovrapponibili. 

Ora, per quale motivo a fronte della medesima produzione di rifiuti indifferenziati complessivi e della stessa frequenza del ritiro (settimanale) da parte del gestore del servizio, la Giunta Comunale intende ridurre il numero dei conferimenti per tutte le famiglie cremonesi compresi nella tariffa?

La ragione è semplice: a parità di rifiuti indifferenziati prodotti rispetto all’anno precedente, ogni conferimento in più rispetto al nuovo minimo stabilito al ribasso dalla Giunta Comunale verrà addebitato alle famiglie. 

Nonostante le nostre richieste formulate in commissione e reiterate anche in queste ore, ad un giorno dal Consiglio Comunale non disponiamo ancora di alcuna simulazione degli effetti della variazione tariffaria decisa dalla Giunta Comunale su casi reali, e non conosciamo neppure il prezzo aggiuntivo che verrà addebitato alle famiglie cremonesi per ogni conferimento (ritiro di mastello) in più rispetto al quantitativo fissato dall’Amministrazione Comunale. Non è dato sapere neppure in base a quali criteri sono stati definiti il nuovo numero di “conferimenti minimi”, stabiliti per ogni famiglia.

In sostanza ogni famiglia si troverà di fronte  ad un aumento al buio, ben superiore rispetto al dichiarato 4.3%, una dolorosa stangata decisa dalla Giunta Comunale la cui entità verrà scoperta l’anno prossimo, quando a saldo, riceveranno gli addebiti dei propri conferimenti effettuati durante il 2025. 

In questo clima di voluta confusione, l’unica certezza è costituita dalla duplicazione delle sanzioni per le infrazioni: da € 50 ad € 500 anche per piccole  infrazioni amministrative o dimenticanze di comunicazione agli uffici. 

Della serie: se le cose non vanno come ha propagandato la Giunta Comunale, l'amministrazione non deve rivedere le proprie scelte, ma attribuire la colpa ai cittadini, che vanno severamente puniti.

Il tutto, in spregio al principio di trasparenza tanto decantato, quanto accuratamente disapplicato.

Andrea Carassai 

Luca Ghidini 

Forza Italia


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