Giornata orgoglio Coldiretti, grandissima partecipazione a Cremona. In Fiera sala Stradivari stracolma per gli 80 anni dell'organizzazione agricola
In tutta Italia gli agricoltori celebrano oggi la giornata dell’orgoglio Coldiretti, con una nuova grande mobilitazione. In ogni provincia d’Italia si stanno svolgendo le assemblee, con la partecipazione di decine di migliaia di imprenditori agricoli, per ripercorrere la storia dei primi 80 anni dell’Organizzazione, con l’intento di “costruire insieme la nostra azione e condividere le prossime battaglie ad ogni livello, regionale, nazionale ed europeo”.
Grandissima la partecipazione dei Soci di Coldiretti Cremona, riuniti presso la sala Stradivari della Fiera di Cremona, insieme al Presidente Enrico Locatelli, al Direttore Paola Bono, che avevano accanto il Presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli e il Direttore regionale Gianni Benedetti, insieme ai dirigenti e funzionari della Federazione provinciale. La giornata ha accolto anche il saluto del Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, presente in sala accanto ad altri primi cittadini del territorio.
Tanti gli interventi susseguitisi dal palco della sala Stradivari, con le testimonianze dei soci, i contributi tecnici dei funzionari, le testimonianze dedicate alla Coldiretti forza amica del Paese (dal progetto scuola all’incontro diretto con i cittadini, dalle attività delle imprenditrici agricole al ruolo dei giovani).
Nella giornata dell’orgoglio Coldiretti, in tutta Italia l’agenda dei temi è stata dettata dagli agricoltori.
Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l'aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali.
“È stata una preziosa occasione per incontrarsi, fare il punto con i Soci e i Dirigenti - spiega Coldiretti Cremona- sottolineare i momenti salienti della nostra storia e della nostra azione, condividendo la responsabilità e l’orgoglio di essere parte della prima organizzazione degli imprenditori agricoli in Italia e in Europa”.
In tutta Italia, nelle aziende agricole hanno sventolato le bandiere gialle, mentre lungo le strade sono stati collocati striscioni legati alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy, ma anche la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici.
Nell’assemblea di Coldiretti Cremona è stato sottolineato il valore della raccolta firme per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti, con l'abolizione del codice doganale per l'origine dei cibi che deve diventare una priorità. Non è più accettabile - sottolinea Coldiretti Cremona - assistere a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero, dove si è visto arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura e diventare con l'ultima trasformazione sostanziale a tutti gli effetti dei prodotti italiani.
La giornata dell’orgoglio Coldiretti è occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli, impegnati ogni giorno nel portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori, fermando l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero.
Un altro dei temi principali affrontato durante le assemblee è stato quello della fauna selvatica incontrollata, diventata da tempo -come evidenziato più volte da Coldiretti- un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza. Cinghiali, nutrie e altre specie stanno divorando il lavoro degli agricoltori e allevatori, oltre a rappresentare un pericolo per la salute e sicurezza dei cittadini. Mancano i piani regionali straordinari di controllo e degli strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto d’eccellenza, esponendo la nostra zootecnia al pericolo della peste suina. Per questo Coldiretti ha già chiesto un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina e tutelare un settore che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola.
Fotoservizio Gianpaolo Guarneri (FotoStudio B12)
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