Lunedì 27 gennaio ricominciano gli appuntamenti della rassegna che il Polo di Cremona del Politecnico di Milano ha deciso di dedicare alla sostenibilità ambientale ed economica, alla crisi climatica e al consumo critico.
Camminare su un filo di seta significa stare in equilibrio precario, come oggi siamo tutti noi, che ci troviamo a fronteggiare una crisi climatica perdurante da decenni e che sta assumendo contorni via via più foschi, con disastri causati da tempeste improvvise, bombe d'acqua e fenomeni di siccità sempre più frequenti.
Possiamo uscirne? Non pare possibile, però dovremo trovare il modo di adattarci ai cambiamenti climatici, dal momento che stiamo sperimentando in maniera spesso tragica che il clima non si adatta alle nostre abitudini.
Questa rassegna cerca di indagare le molteplici sfaccettature di ciò che mina questo fragile equilibrio, che interessa tutte le attività umane, come una cascata inarrestabile, interferendo con l'ambiente in cui siamo abituati a vivere e che consideriamo immutabile.
Camminare su un Filo di seta, giunta alla sua terza edizione, ha già riscosso un buon successo di pubblico e critica. Gli eventi del 2024 hanno confermato l'interesse crescente per i temi di grande attualità che la rassegna si propone di affrontare tanto da prevedere nuovi appuntamenti nel 2025 per continuare ad offrire spunti di riflessione e suggerire azioni concrete che ogni individuo può compiere nella vita quotidiana per contribuire a mitigare le disuguaglianze e l'inquinamento.
L'obiettivo della rassegna è sensibilizzare la cittadinanza su temi cruciali come l'inquinamento, le migrazioni, l'uso di strumenti informatici, la produzione di cibo e tutte le attività umane che producono diseguaglianze e inquinamento e che sono ad un tempo causa e conseguenza dei cambiamenti climatici.
Il primo appuntamento del 2025 si terrà quindi il 27 gennaio, alle ore 18:30, presso il Cinema Teatro Filo di Cremona e sarà dedicato all'incontro con Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia e autrice del saggio "La natura bella delle cose", che dialogherà con Claudia Barigozzi.
Il saggio di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, invita all'azione raccontando non soltanto quello che nel mondo non funziona ma, soprattutto, gli uomini e le donne che possono rendere la nostra Terra migliore, nella sua bellezza più autentica.
Già, la bellezza, un motore silenzioso e potente, in grado di riconnetterci con gli altri e con quello che ci circonda. Le cose belle sono le azioni quotidiane, solo apparentemente insignificanti: impastare il pane, affrontare realtà dure ma sorprendenti, riconoscere il valore degli alberi e dei loro frutti, rispondere alla violenza con gesti di pace. Grandi e piccole scelte che ci permettono di restare umani.
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