Grave inquinamento nelle acque lungo il canale: stamattina conferenza di servizi sull'autodenuncia Vernisol. Ma la bonifica è ancora lontana
Non si potrà dire che i tempi siano celeri, ma se non altro la procedura prosegue. Questa mattina (22 aprile), a fronte dell'autodenuncia presentata dall'azienda il 13 dicembre 2021, si è riunita la conferenza di servizi sul grave inquinamento delle acque sotterranee in alcuni terreni nel comune di Spinadesco. Il caso è quello della Vernisol Spa, azienda con sede in via Delle Industrie a Spinadesco, da tempo rilevata da una compagnia inglese, la Ennis Paint U.K. Holding Company Ltd, e produttrice di vernici per segnaletica orizzontale.
La vicenda è stata sollevata da Cremona Sera nel gennaio di quest'anno (qui l'articolo) ed è finita anche sul tavolo della Regione Lombardia grazie a un'interrogazione del consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5S). Ebbene, questa mattina sull'inquinamento da solventi come il cloroformio, composti alifatici cancerogeni, bromodiclorometano, toluene e idrocarburi lungo il canale si è parlato in conferenza di servizi, dopo che, a seguito dell'autodenuncia dell'azienda, si era attivato il Comune di Spinadesco.
Nel corso dell'incontro, Arpa e Provincia di Cremona hanno chiesto all'azienda ulteriori elementi, ossia un'integrazione e un approfondimento più esteso dell'intera area contaminata. La palla torna dunque alla Vernisol, che dovrà ora fornire gli elementi richiesti, sulla base dei quali si potrà procedere con la caratterizzazione del sito. La caratterizzazione è di fatto il primo passo concreto verso la bonifica dell'area contaminata. E' un percorso, questo, per certi aspetti simile a quello che ha caratterizzato (e caratterizza ancora) l'area interessata dall'inquinamento della Tamoil di Cremona.
INTERROGAZIONE IN REGIONE - In attesa di avere tutti gli elementi necessari alla caratterizzazione, resta ancora senza risposte l'interrogazione presentata in Regione da Degli Angeli pochissimi giorni dopo il servizio di Cremona Sera. “Inquinamento delle acque sotterranee rilevato dall'azienda Vernisol SpA con sede in via Delle Industrie, a Spinadesco in provincia di Cremona”: questo l'oggetto dell'atto depositato da Degli Angeli il 13 gennaio 2022.
“L’azienda Vernisol – annota il consigliere nelle premesse – ha presentato, il 13 dicembre 2021, alla Provincia di Cremona, al Comune di Spinadesco, all'Arpa Lombardia e alla Regione Lombardia (...) una “Comunicazione del soggetto non responsabile dell’inquinamento (gestore dell’area) a seguito del rilevamento del superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) per solventi clorurati (cloroformio, composti alifatici clorurati cancerogeni totali, bromodiclorometano), solventi aromatici (toluene) e idrocarburi totali come n-esano”. La società ha infatti effettuato alcune indagini ambientali tramite i piezometri ed ha appurato che una parte dell'area, dismessa dal marzo del 2021, era contaminata ed ha provveduto ad effettuare comunicazione ai sensi del Dlgs 152/2006”.
“Dalle analisi – ha aggiunto Degli Angeli ricostruendo la vicenda – emergerebbe una situazione di contaminazione di fondo per i solventi clorurati e ad una contaminazione storica per la presenza di idrocarburi. Sembrerebbe non essere stata osservata una potenziale migrazione verso valle di tali contaminanti”.
Già nel 2017, ricorda il consigliere ripercorrendo quanto ricostruito anche su queste colonne, “era stata denunciata una situazione di inquinamento delle acque sotterranee dell’area industriale da parte del comitato di Quartiere 3 (Cavatigozzi - Picenengo - S. Predengo); nel 2013 la Provincia di Cremona avrebbe, inoltre, avviato delle indagini per l'individuazione del responsabile della contaminazione senza giungere a risultati concreti”.
Insomma: del grave inquinamento delle acque sotterranee dell'area industriale si sa tutto almeno dal 2013, ma ad oggi niente di concreto risulta essere stato fatto. Di qui le richieste rivolte da Degli Angeli alla Regione per sapere “se ARPA abbia effettuato o intenda effettuare analisi volte ad accertare quanto segnalato dall’azienda Vernisol e quali i risultati”, e “quali azioni verranno intraprese al fine della messa in sicurezza dell’area e delle acque”.
Infine, il consigliere chiede se “siano previsti fondi regionali per le azioni di cui al punto 2 o se tali interventi saranno a carico dell’azienda” e “se Regione Lombardia abbia riscontrato eventuali situazioni di rischio per la salute dei cittadini e quali interventi preveda in merito”.
L'interrogazione, s'è detto, attende ancora una risposta a tre mesi di distanza dal deposito. Se non altro, oggi un piccolo passo avanti è stato fatto con la riunione della conferenza di servizi.
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commenti
Nicolini Gualtiero
22 aprile 2022 16:42
Si da tutto dal 2013 e dopo quasi 10 anni i nostri grandi e i nostri migliori non hanno fatto ovvianente NULLA