22 aprile 2025

I Limpiadores puliscono ma non è mai abbastanza: tra vandali che spaccano tutto, senzatetto che vivono nel degrado e incivili senza rispetto. "Ma i cremonesi vogliono ben altro"

Dopo che i Limpiadores avevano perfettamente sistemato la ciclabile Migliaro- Cremona, la stessa oggi versa in queste condizioni. "Perché? Incuria, degrado, INCIVILTÀ ed anche una situazione umana complessa... - amaro sfogo ma anche la denuncia chiara e diretta- Eh si, proprio lì staziona, vive e dorme una persona senza fissa dimora. Una condizione indegna della nostra città. 
Noi puliremo ancora, certo. Ma finché questa persona non viene aiutata e spostata sarà tutto inutile. TUTTO INUTILE".

Non ci stanno a rassegnarsi i Limpiadores, nonostante venga vanificato ancora una volta tutto il loro lavoro silenzioso e senza richiesta di alcunchè in cambio: "Può essere? Dobbiamo davvero rassegnarci a tutto questo? No, i cremonesi vogliono ben altro. Noi Limpiadores lo sappiano bene"

Certo che no, i cremonesi vogliono ben altro da cumuli di rifiuti abbandonati e anime senzatetto che vivono per strada ai limiti dell'accettabile, in condizioni di massimo degrado, tra capannelli di sporcizia e rifiuti. Ma non serve andare alla ciclabile del Migliaro per trovare degrado e abbandono, spesso anche tra le vie e gli angoli del centro cittadino l'inventario delle situazioni da sanare è ricco e variegato: ecco cinque casi di degrado urbano - segnalati sempre da solerti volontari- che si potrebbero risolvere con semplici interventi di rimozione.

Partiamo per esempio da quello che era un cestino di via Macchi, angolo corso Mazzini, a due passi da piazza Roma, "più volte segnalato orrendo e indecoroso"; passiamo poi a Piazza Fiume con la ex centralina di irrigazione "ormai inutile e arrugginita", non certo un bell'elemento di decoro urbano; non manca nemmeno un'auto incidentata, con targa ucraina, "più volte segnalata ai Vigili e mai rimossa davanti al supermercato Conad in viale Po". Infine due episodi di vandalismo al Parco del Po, dove i soliti idioti hanno pensato bene di distruggere un tavolino del parco, per il quale "Non sarebbe male anche sua sostituzione e rimessa in opera"; ma non è bastato ciò perchè i vandali, evidentemente non ancora soddisfatti da cotanta opera, se la sono presa con un'incolpe panchina, scardinata da terra e gettata nello stagno dello stesso parco. 

"La panca nello stagno è vergognosa. Come il tavolino distrutto. Basso impero: res publica in balia della teppa" è il commento sconsolato e allo stesso tempoi di denuncia, a corredo delle immagini che documentano a che punto si è arrivati in certe situazioni.

 

Michela Garatti


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commenti


Anna

22 aprile 2025 08:33

Sul fatto che i cremonesi "vogliano ben altro" avrei qualche dubbio....se così fosse, prima ancora di ripulire eviterebbero di sporcare. Che mi pare il principio da cui partire per migliorare la situazione. Poi se ognuno facesse la sua parte, a cominciare dal pulire davanti la propria porta di casa, saremmo a cavallo....

Alessandra

22 aprile 2025 16:10

Ho qualche dubbio anch'io,ma in una città dove un sindaco dice che và tutto bene cosa ci possiamo aspettare?

Manuel

22 aprile 2025 16:04

Que viva siempre los Limpiadores!
Se questa truppa di sognatori, ma soprattutto uomini e donne di grande volontà, dovesse resistere ancora un anno o due, rischia di far cadere l’attuale amministrazione comunale... ma pure le seguenti.
Avendo una certa età ed emulato (senza saperlo) i Limpiadores dal 1985, consiglio di stare attenti. Evitate di farvi male, di causare o causarvi incidenti, perché oltre ai danni, paghereste le beffe. Sappiate che ora state sui c... a molti, specialmente a coloro che contano.
Aggiungo come, a volte, i senzatetto diventano ingestibili per loro stessa indole: non vogliono farsi aiutare e non accettano di sfruttare strutture (esperienza personale).
Una menzione anche ad Anna, che non esibisce cavolate, ma esplicita suggerimenti di grande buon senso e non particolarmente onerosi.

stefano ETN

22 aprile 2025 21:49

Qualche anno fa, mi trovavo a Siviglia come turista. Si era in giugno avanzato, e a metà giornata, spossato dal caldo, ho approfittato di un parco pubblico per sdraiarmi su una bella panchina all'ombra, con lo zainetto come cuscino. Dopo meno di dieci minuti mi sono sentito battere (delicatamente) sulla testa. Era un poliziotto della Guardia Civil, armato di tutto punto, che stava usando il cannelletto nero sulla mia cervice, facendomi capire (in spagnolo e a gesti) che su una panchina pubblica si sta seduti, e che non ero a casa mia. Il collega annuiva severo. Ho ubbidito all'istante, pur ritenendo, allora, eccessiva la reazione verso un cinquantenne vestito da turista, con tanto di macchina fotografica accanto e moglie e prole a due metri, che stava semplicemente facendosi una breve siesta. Invece avevano ragione loro. Se in Spagna, a Lubiana, a Vienna, a Budapest, a Madrid, a Lisbona...i parchi cittadini sono in condizioni semplicemente perfette (sembra che siano appena passati i Limpiadores), inimmaginabili per un italiano (e per un cremonese, visto che è di questo che stiamo parlando), è perchè là il rispetto della cosa pubblica è totale, e parte dalle piccole cose senza eccezioni. Perchè nella metropolitana di Valencia o in quella di Malaga o in quella di Lisbona (potrei continuare) non c'è una cartaccia, non c'è una scritta, le panchine sono intatte (abbiamo presente la situazione di Milano?)? Io non credo per una differenza antropologica tra i residenti. La ragione deve essere un'altra, e credo che probabilmente sia collegata all'episodio che ho riferito in apertura.