I portici del palazzo comunale possono attendere. Costi raddoppiati ed il Comune non ha risorse da destinare alle manutenzioni straordinarie
Slitta a data da destinarsi il restauro del portico di palazzo comunale ormai imbrigliato da un paio d’anni. Il Comune attualmente non ha risorse da destinare alle manutenzioni straordinarie degli edifici, soprattutto in considerazione dell’aumento vertiginoso dei costi che richiederebbe l’intervento, lievitati da 180.000 ad oltre 300.000 euro. Si dovrà contare sulle entrate in conto capitale e trovare le risorse, in questa situazione, diventa un problema. Per cui, pur essendo stato previsto in bilancio, l’intervento è stato procrastinato e, al momento, verranno privilegiati solo gli interventi di manutenzione ordinaria. Il progetto di restauro del portico del palazzo comunale, che presenta una situazione di forte criticità a livello degli arconi, con un fenomeno che sta interessando tutto il paramento murario sovrapposto negli interventi dell’ottocento, ha già ottenuto il Vìvia libera da parte della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova. Le ghiere degli arconi si sono completamente disaccoppiate e la parte del nucleo centrale della muratura è disaggregato rispetto alle ghiere esterne di circa 12-14 centimetri, con una parziale divaricazione delle pile e dei piedritti in granito degli arconi stessi.
Un’analisi strutturale del fenomeno è già stata effettuata dall’ingegnere Massimo Mazzoleni, incaricato del restauro. Sono state scartate le iniezioni murarie che non raggiungerebbero lo scopo di migliorare effettivamente la resistenza muraria. Così come non sono state prese in considerazione la ristilatura dei giunti in malta a causa della presenza delle rifodere murarie dell’ottocento, o la cerchiatura in metallo. L’unica via percorribile per un intervento, in accordo con la Soprintendenza, sembra essere quella di un sistema parallelo di rinforzo affiancato alla muratura esistente, costituito da centinature moderne molto sottili e ben riconoscibili, di circa 35 millimetri di spessore, che scaricano la muratura attraverso un sistema regolabile dal pavimento. In realtà, rispetto a quanto previsto nei mesi scorsi, i costi sono quei raddoppiati in seguito ad un aumento medio delle materie prime intorno al 30-40%, soprattutto per tanto riguarda l’acciaio.
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commenti
Giacomo
14 aprile 2023 14:29
Non ci sono i soldi che novità. Che bella figura faremo coi turisti quando vedranno le impalcature.
Innominato
14 aprile 2023 16:44
Consiglio di continuare a fare concerti con decibel alle stelle così crollano prima e magari trovano i soldi in regione. Squallidi!
R. Daguati
16 aprile 2023 17:28
Questi " bravi ragazzi" lasciano la città in uno stato pietoso alla prossima amministrazione.
Stefano
16 aprile 2023 21:57
Da un' amministrazione capace solo di permessi a supermercati e centri commerciali, cosa ci si può aspettare?
Il centro è in agonia ma al sindaco non interessa neanche mantenere decorosa, piazza del duomo, il cuore della città, con la torre campanaria più alta d'Europa, prima meta del turismo locale...