2 settembre 2025

Il 14 settembre a Vicomoscano la prima festa di "Andom", nel ricordo di "Nazza"

L’11 settembre di un anno fa volava, verso il più alto dei cieli, Nazzareno Condina, per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo semplicemente “Nazza”. Se è vero, ed è innegabile, che tutti siamo di passaggio e restiamo in ciò che riusciamo a realizzare, c’è da dire che Nazza ha saputo costruire tanto, badando ai fatti più che alle parole. Queste, le parole, le ha usate benissimo per riuscire a raccontare sempre il bello, il buono, il giusto ed il vero attraverso la sua professione di giornalista, un lavoro che ha profondamente amato e che ha svolto fino all’ultimo istante. Ma se ci si limitasse a definire Nazza un giornalista sarebbe riduttivo, perché lui era un autentico cantore delle terre del Po, poeta e fotografo, filosofo e profeta. Sì, proprio così, profeta perché è sufficiente andare a rileggere i suoi scritti per cogliere, in lui, anche questa virtù. Nazza ha amato profondamente la sua terra, la sua famiglia, la sua gente. Di quella terra, di quella famiglia (compresi i suoi adorati animali), di quella gente, ha saputo tirare fuori e descrivere il meglio, sempre con un rispetto di tutto e di tutti straordinario, sempre attento a tutto e con un obiettivo fisso nel suo agire, quello di fare il bene. Quel bene che ha realizzato, con i fatti, nelle innumerevoli iniziative di solidarietà che ha realizzato localmente ma anche in giro per l’Italia laddove c’era bisogno della sua opera: si pensi ad esempio agli aiuti portati alle popolazioni terremotate del centro Italia ed a quelle alluvionate dell’Emilia Romagna. Non aveva bisogno di passare attraverso le maglie contorte ed intricate della burocrazia: perchè il bene, quando è necessario, va fatto ora e subito, senza perdere tempo, anche con quel “pizzico” leggero di anarchia che in certi momenti è necessaria. Gli ultimi passi della sua vita terrena sono stati segnati dalla malattia, ma lui ha saputo fare, del calvario, un cammino di grazia, adoperandosi ancora una volta per gli altri, per chi poteva aver bisogno, per la sua gente, per il “suo” ospedale Oglio Po di Vicomoscano. Lo ha fatto lanciando il progetto “Andom”: una parola che nel suo significato più autentico e vero, dice tutto, in quell’ “Andiamo” che invita ad andare sempre avanti, senza fermarsi, cogliendo ogni istante, ogni attimo, per fare il bene. Nazza , da maestro di vita quale era, e quale continua ad essere attraverso le sue opere, ha insegnato anche questo: a non fermarsi, nemmeno quando la salita si fa impervia, nemmeno quando le forze vengono meno. La solidarietà sociale, di cui è stato un alfiere, è stata al centro del suo agire esistenziale e, anche se lui è “andato avanti”, i suoi progetti continuano, grazie all’impegno della sua famiglia , a partire dalla moglie Cristina, per proseguire con i suoi innumerevoli amici. Così ecco che “Andom” non è più solo un motto, ma è diventato una associazione, in piena regola, nata e costruita nel suo nome. Proprio nel ricordo di Nazza, domenica 14 settembre, si svolgerà la  prima festa dell’associazione “Andom Odv”. “Teatro” della giornata sarà il campo sportivo di Vicomoscano. “Ringraziamo il Pala Tennis Asd Vicomoscano che ha, da subito, accolto con grande disponibilità l’iniziativa ed ha organizzato il Torneo di Padel, primo Memorial Nazzareno Condina – dice Cristina Magni (moglie di Nazza, anima e fondatrice dell’associazione Andom Odv) - sarà un torneo con 16 coppie con inizio alle 09.30 e che proseguirà tutta la giornata. Bar aperto dalla mattina e dalle ore 11 con aperitivi, per chi vorrà raggiungerci anche solo per un saluto. Quale modo migliore per ricordare Nazzareno – aggiunge Cristina - se non quello di riunirsi in un momento conviviale, come già accaduto l’anno scorso con tanti amici. E quest’anno cogliamo l’occasione per festeggiare il primo anno dell’associazione, sempre mossi da uno scopo benefico, portando avanti i suoi progetti, e raccogliendo fondi da devolvere all’ Ospedale Oglio Po, in particolare, quest’anno e come già anticipato da Nazzareno, alla cardiologia. Andom è stato prima di tutto un motto attraverso il quale Nazzareno ci ha raccontato la propria prospettiva “per andare avanti, sempre e comunque, qualunque sia la strada e il proprio compagno di viaggio”, coinvolgendo tutta la comunità casalasco viadanese, e oltrepassando anche i confini, attraverso i legami tra le persone. Ed è proprio ritrovarsi il nostro scopo, per stare insieme – prosegue - tutti in maglietta per chi ce l’ha, per realizzare una sua idea, con foto e video che documentino, attraverso tutti i colori indossati, quanta forza è nata, dall’unione di tutte le persone, un’onda inaspettata”. “Tutto questo è merito vostro- scriveva Nazzareno annunciando la consegna dell’ecovenosa all’ospedale Oglio Po - di chi ha deciso di dire Andom, di chi lo ripete e se lo ripete tutti i giorni anche quando la stanchezza è tanta. Di ognuno di voi, nessuno escluso.[..] In quella foto di rito-aggiunge- vorrei ci foste tutti voi. Ve lo siete meritati, ci avete creduto”. Ora, quindi, ecco che la volontà è quella di  spegnere la prima candelina dell’associazione, realizzando questo desiderio, ritrovandosi tutti insieme per una grande foto di gruppo. Il ritrovo avverrà al campo sportivo di Vicomoscano dalle 11.30 alle 12:. “Sarà bellissimo ritrovarsi col sorriso e Nazzareno nel cuore – dice ancora Cristina che aggiunge che - per chi potrà fermarsi dalle 12.30, pranzo su prenotazione con torta fritta e salumi o formaggi e giardiniera al costo di 15 euro”. Sarà possibile prenotarsi contattando Cristina (3454858486) fino a domenica 7 settembre. Il ricavato della giornata verrà donato all’Associazione, a sostegno della cardiologia dell’ospedale Oglio Po. Ad intrattenere i bambini saranno i clown già assidui volontari dell’Ospedale Oglio Po,  dell’ associazione Avulss Mantova Onlus, con truccabimbi, palloncini e bolle di sapone. “Il resto lo farete voi – conclude Cristina - con un abbraccio e un sorriso. Andom, quindi…“perché c’è sempre un passo in avanti, c’è sempre un cielo nel cielo”.

Eremita del Po

 

Paolo Panni


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