Il Presidente di CNA Parma: "Calo della produzione industriale e inflazione alta, preoccupano per il futuro"
“Il lieve incremento della produzione industriale a maggio non induce all’ottimismo. Il +1,6% registrato dall’Istat rispetto ad aprile dopo quattro arretramenti consecutivi non riesce a invertire la dinamica degli ultimi mesi”.
E' questo il commento del Presidente di CNA Cremona Marcello Parma all'indomani della pubblicazione degli ultimi dati. In terreno negativo infatti rimane il confronto tanto tra maggio 2023 e maggio 2022 (-3,7%) quanto tra i primi cinque mesi di quest’anno e lo stesso periodo dell’anno scorso (-3,1%). Un dato che spiega il pessimismo delle imprese industriali rilevato dalla Banca d’Italia.
Anche i consumi invece di ripartire indietreggiano anche a maggio, l'Istat rileva che le vendite al dettaglio sono calate, rispetto allo stesso mese del 2022, del 4,7% in volume ma presentano un controvalore monetario in crescita del 3%. In soldoni, significa che le famiglie italiane, alle prese con l’inflazione, sono costrette a spendere di più per riempire di meno il classico carrello.
Non va meglio la situazione in Europa dove Eurostat (l’equivalente europeo dell’Istat) ha rilevato un calo nei consumi su base annua pari al 2,9%.
“Con l’inflazione che cala a un ritmo troppo lento – sottolinea Parma – e un costo del denaro già alto il futuro non appare roseo. E’ sempre più evidente pertanto la necessità di intervenire rapidamente sull’inflazione sia in Italia sia in Europa cercando misure per contenere i prezzi, che diminuiscono troppo lentamente, anche per evitare l’innescarsi della spirale perversa prezzi alti – costo del denaro più caro, letale per le famiglie alle prese con i mutui e per le imprese costrette a finanziarsi”.
“È altamente necessario intervenire al fianco delle imprese – conclude Parma – per aiutarle a recuperare competitività e valore aggiunto, sostenendo investimenti e di conseguenza occupazione, in grado di accrescere il reddito e i consumi. Per riuscirci non bisogna sprecare tempo nella utilizzazione delle risorse nazionali ed europee a partire dai fondi del Pnrr”
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti