9 luglio 2021

Impalcatura alla facciata della chiesa della Trinità: si verificano fessurazioni e la stabilità dei pinnacoli

Via al restyling alla facciata della chiesa della Trinità, tra via Speciano e corso Pietro Vacchelli, per verificare l’entità di alcune fessurazioni, dopo la sistemazione della zoccolatura, più volte danneggiata da incidenti. Si tratta di esaminare la zona del finestrone centrale e la stabilità dei pinnacoli in facciata, nonché l’origine di alcune infiltrazioni d’acqua che minacciano la stabilità del tetto. I lavori dovrebbe concludersi nel giro di un paio di settimane.

La chiesa fu fondata nel 1369 con l'intitolazione a S. Gregorio Martire, mutata in quella della SS. Trinità quando, nel 1590, fu affidata a questa Confraternita unitamente all'adiacente Ospedale dei Pellegrini. L'edificio, a navata unica, è affiancato da cappelle laterali e a un'originaria struttura in cotto si giustappone una fase più recente caratterizzata da intonaco; strutture trecentesche sono invece visibili sul fianco destro della strada, caratterizzato da monofore gotiche. Originariamente l'interno presentava un ciclo pittorico quattrocentesco nascosto sul finire del XVI secolo a seguito di alcuni rimaneggiamenti architettonici, e parzialmente riscoperto in tempi più recenti. Tra le opere conservate spicca un gruppo ligneo con la Pietà attribuita a G. Sacchi inserito in una ricca ancona dipinta e dorata. A fianco della chiesa svetta il campanile, quadrato e stretto, diviso in ripiani da fasce marcapiano.


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commenti


Michele de Crecchio

10 luglio 2021 14:30

Mi piace ricordare che in questa chiesa fu esposta (e forse anche sepolta) la salma del'illuminista cremonese Gian Battista Biffi che abitava nella casa posta sull'altro lato della strada, dopo aver dovuto abbandonare, tra il dispiacere degli altri componenti, la milanese Accademia dei Pugni che tanto contributo aveva dato al progresso del pensiero civile in Lombardia. Se non vado errato, l'ultimo intervento di restauro su tale chiesa fu del veronese architetto Perbellini, collaboratore del Sovrintendente Gazzola. Le murature esterne recano, inconfondibili, i segni caratteristici delle metodologie di intervento a carico dei monumenti allora preferite.