8 luglio 2021

In attesa del restyling dell'antica Prefettura austriaca in via Beltrami. Nuova caduta di materiali e altre transenne sul marciapiede di via Platina

Rifacimento del tetto, del perimetro esterno e della facciata: dopo anni di degrado, con la caduta anche di frammenti di intonaco e tegole sul marciapiede di via Platina, si sarebbe dovuto mettere mano all'antica Prefettura austriaca all'angolo tra via Beltrami e via Platina. Questa mattina si è verificato un nuovo distacco di materiale che ha reso necessario transennare nuovamente un tratto di marciapiede su via Platina. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della polizia municipale per valutare le reali condizioni dello stabile ed i pericoli derivanti alla circolazione di persone e mezzi, che rendono l'intervento di restauro non più procrastinabile. Un austero edificio grigio, senza particolati elementi architettonici di rilievo, se non l'ingresso sormontato da un frontone in stile tardorinascimentale. Il palazzo, pur non avendo particolar pregio artistico, ha una grande importanza storica in quanto è stato sede dell'Imperiale Regia Delegazione Provinciale austriaca, ed è formato dall'unione delle abitazioni di due famgilie, i Guazzoni ed i Malombra, già estinte nel XVIII secolo, quando venne acquistato dal Comune di Cremona per farne la sede dei governatori dell'amministrazione ed ospitarvi i generali comandanti la guarnigione cittadina. Nel 1786 vi fu insediata l'Intendenza politica, creata dall'imperatore Giuseppe II e nel 1791 fu sede della Delegazione per il censo, fino quando, nel 1802, vi furono trasferiti degli uffici della Municipalità. Nel 1810 fu sede della Prefettura del Dipartimento dell'Alto Po e nel 1816, tornati gli Austriaci, ci fu insediata l'Imperiale Regia Delegazione Provinciale. Nell'abitazione accanto aveva la sua residenza il Delegato provinciale.


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commenti


Michele de Crecchio

8 luglio 2021 17:00

Nonostante le storiche utilizzazioni citate nell'articolo, la pregevole palazzina non è più di proprietà pubblica da quando, circa un secolo or sono, l'amministrazione provinciale e la prefettura si trasferirono in corso Vittorio Emanuele e la loro vecchia sede fu venduta frazionata alle proprietà Bettinelli, Gosi e Mori.