Inquinamento Tamoil di nuovo in tribunale: Gino Ruggeri ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura
La vicenda dell'inquinamento Tamoil torna in tribunale. A muoversi in prima persona, ancora una volta, è Gino Ruggeri, il concittadino che si è costituito parte civile negli anni scorsi a fronte dei danni causati dalla raffineria e che con la sua azione ha fatto introitare un milione di euro nelle casse del Comune di Cremona.
Adesso, una nuova iniziativa di Ruggeri, che fa sapere che "domani 7 gennaio alle ore 11,30 circa il sottoscritto depositerà un esposto presso la Procura della Repubblica di Cremona".
"Questa iniziativa - spiega Ruggeri - fa seguito alle notizie di stampa dei giorni scorsi che evidenziano un contesto preoccupante dovuto alla presenza di inquinanti nelle aree circostanti la ex-raffineria TAMOIL".
A mezzogiorno, davanti al Tribunale, è prevista una conferenza stampa alla presenza anche di Sergio Ravelli, consigliere generale del Partito Radicale per illustrare l'iniziativa nei dettagli.
Vale qui la pena ricordare che Gino Ruggeri, da sempre supportato dal Partito Radicale, si è costituito parte civile nel processo contro l'inquinamento della Tamoil a favore della comunità, a seguito dell'uscita della notizia nel 2007 e a fronte della decisione dell'amministrazione comunale del tempo (giunta Perri) di non procedere sul versante giudiziario. A seguito dell'azione di Ruggeri il Comune di Cremona ha incassato un milione di euro, fermo a bilancio dal 2016 e non ancora utilizzato per le bonifiche ambientali.
E pensare che nel 2019, proprio in virtù del risultato portato a casa da Ruggeri, durante una seduta del Consiglio Comunale è stata conferita al concittadino la Medaglia d'oro Città di Cremona.
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