L’arte della liuteria protagonista alla Cappella Renzi dell’Istituto Stradivari: presentata la VI edizione del catalogo A.L.I.
In un contesto di grande suggestione e valore simbolico, la Cappella Renzi dell’Istituto Stradivari ha ospitato un evento di rilevanza nazionale per il mondo della liuteria: la presentazione della sesta edizione del catalogo dell’Associazione Liutaria Italiana (A.L.I.), pubblicazione nata per documentare e promuovere la maestria dei liutai italiani. Presenti all’incontro numerosi professionisti del settore (tra cui Riccardo Angeloni, conservatore del Museo del Violino e Andrea Nocerino, violoncellista e sovrintendente del Teatro Ponchielli), studenti, musicisti, professori ed appassionati, a testimonianza della vitalità di un’arte che è insieme tecnica, cultura e poesia.
Ad aprire l’evento, l'attuale reggente dell’Istituto Stradivari, Lorenza Badini affiancata da Daniele Carlo Pitturelli, che hanno rivolto un sentito ringraziamento a tutti i presenti, sottolineando l'importanza del legame tra formazione e professionalità, incarnato dalla sinergia tra scuola e associazionismo.
A seguire, l’intervento di Simeone Morassi, presidente dell’A.L.I., che ha ricordato come il catalogo sia frutto del lavoro collettivo e dell’impegno volontario di molti associati: “Ringrazio chi si è speso per la presentazione di questo catalogo, realizzato in anticipo rispetto ai tempi previsti”, ha sottolineato il Meastro.
"Il volume – giunto alla sua sesta edizione, dopo la prima pubblicazione del 1994 – raccoglie fotografie e schede professionali di circa 70 liutai (a fronte di più di 100 effettivamente iscritti) provenienti da tutta Italia, di ogni età e formazione, rappresentando ogni scuola e sensibilità stilistica. Molti di questi hanno contribuito direttamente a quest’edizione con materiali aggiornati e testimonianze dirette."
Oltre al valore documentaristico, Morassi ha evidenziato l’impegno dell’associazione in progetti di grande attualità. In particolare, la collaborazione tra la Scuola di Liuteria e l’A.L.I. con l’Alliance per lo studio di materiali alternativi all’ebano per la realizzazione delle tastiere degli strumenti ad arco e di composti sintetici, nel tentativo di coniugare tradizione e sostenibilità. Tra gli eventi in cui l'associazione parteciperà spicca in assoluto il Cremona Musica 2025, fiera di spicco nel territorio cittadino.
Non è mancato un riferimento all'attività normativa e politica dell’associazione: “Per quanto riguarda la tutela del pernambuco (Paubrasilia echinata) e altri legni pregiati, l’A.L.I. si fa carico di una parte dei costi legali per permettere un dialogo tecnico e scientifico con i vertici della Alliance e con le autorità del CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora, organo internazionale che tutela materiali a rischio), evitando che materiali essenziali per l'archetteria entrino nelle categorie di maggiore protezione senza un confronto con gli esperti del settore, rendendone così quasi impossibile il commercio”.
A dare un contributo di stampo teoretico alla giornata, l’intervento di Anna Maramotti, figura di riferimento per la riflessione filosofica e pedagogica sulla liuteria, che ha introdotto il catalogo partendo da una riflessione sui termini chiave del lavoro associativo: sodalizio, professionalità, arte, esigenza, obbligo. “L’A.L.I. sente l’esigenza e l’obbligo di dare testimonianza della professionalità e dell’arte che caratterizzano ciascun Maestro Liutaio associato al proprio sodalizio”, ha affermato Maramotti, ponendo l'accento sulla necessità di dare consistenza a parole spesso abusate o svuotate del loro significato nel linguaggio comune.
Ha poi sviluppato una profonda riflessione sulla personalità del liutaio, intesa come capacità di oggettivare nella propria opera un insieme di tratti riconoscibili e unici: “L’opera è unica e irripetibile: porta il segno di chi l’ha realizzata, segno che solo al singolo artista appartiene”.
La liuteria, in questa visione, è arte al servizio di un'altra arte: la musica. Lo strumento ad arco non è solo un oggetto, ma un mezzo poetico e immaginativo attraverso il quale la musica prende voce. “Il timbro di ogni strumento ha una forte individualità e si compenetra con l’interpretazione musicale”, ha aggiunto, sottolineando come la liuteria sia una gestazione immaginativa che culmina in un manufatto capace di parlare al mondo.
L’evento ha confermato il ruolo centrale che l’A.L.I. e l’Istituto Stradivari rivestono nella promozione della liuteria italiana, non solo come espressione artistica ma anche come settore vivo, in evoluzione, capace di affrontare le sfide contemporanee – dalla sostenibilità dei materiali alla tutela normativa, fino alla formazione delle nuove generazioni.
Il catalogo 2025 non è solo una pubblicazione: è una testimonianza concreta di un patrimonio attuale e in movimento, frutto di una comunità di maestri che, con strumenti, parole e gesti, continuano a dare voce alla musica.
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