La proposta di Alquati e Portesani: includere le GEV nell'attività di controllo di rifiuti abbandonati. "Una presenza di assoluta importanza su tutto il territorio comunale"
Firmare un accordo, specificare la tempistica, tra il Comune di Cremona e PLIS Parco del Po e del Morbasco (Cremona capofila) per includere le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) anche nell'attività di controllo di rifiuti abbandonati, nonché nel controllo della conduzione dei cani e nella raccolta corretta delle deiezioni. È quello che chiedono al sindaco Andrea Virgilio e agli assessori competenti con un'interrogazione a risposta orale firmata dai consiglieri comunali Jane Alquati (Lega) e Alessandro Portesani, (Novità a Cremona) depositata oggi all'Ufficio di presidenza del Consiglio Comunale. Tutto questo in considerazione delle caratteristiche peculiari delle stesse Guardie.
"Il tema dei rifiuti abbandonati nella città di Cremona, sia nelle zone centrali che periferiche – spiegano i due consiglieri comunali - è indubbiamente una problematica attuale e ricorrente la mancata conduzione dei cani con il guinzaglio nel rispetto dei regolamenti vigenti, nonché la mancata raccolta delle deiezioni animali provocano notevoli proteste da parte dei cittadini che frequentano i parchi cittadini e lungo alcune vie e in passato le Guardie erano impiegate anche in queste funzioni di salvaguardia della pulizie degli ambienti esterni".
"Per altro – proseguono i due esponenti politici nel testo dell'interrogazione - le Gev collaborano con gli enti organizzatori del servizio volontario di vigilanza ecologica, integrando la propria attività volontaristica con quella della pubblica amministrazione. Rivestono la funzione di pubblico ufficiale e svolgono anche compiti di vigilanza, verificando il rispetto della normativa ambientale".
"Oltremodo hanno anche un ruolo di natura sociale perché si relazionano con le scolaresche e la cittadinanza, informando sulle leggi e sui comportamenti finalizzati alla tutela ambientale e partecipano a monitoraggi e ad attività di tutela della biodiversità, collaborano con le autorità competenti in caso di emergenze di carattere ecologico e per la difesa del territorio. Dunque, la loro, una presenza di assoluta importanza su tutto il territorio comunale", concludono Alquati e Portesani.
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commenti
Manuel
28 marzo 2025 18:30
Egregi consiglieri,
le GEV hanno già in carico il controllo (e segnalazione) rifiuti abbandonati (fintanto lo scarico rientri nei limiti l’illecito amministrativo), così come la sorveglianza sulla corretta conduzione cani. Tali attività competono pure ai vigili.
Alle GEV non è concesso esigere i documenti (già ricordato), ma solo richiedere (per favore e se di gradimento) le generalità.
Alle GEV non è permesso conoscere l’esito amministrativo/pecuniario il risultato le loro attività.
Alle GEV non è permessa la vigilanza zoofila.
Alle GEV non è permessa la vigilanza ittico-venatoria, fatta eccezione per una speciale integrazione formativa alla quale la guardia deve sottostare al fine di ampliare le proprie competenze. A tal proposito, mi viene automatico rammentare una singolare vicenda amministrativa di pochi anni fa. Un gruppo di GEV del pavese, si adoperò per organizzare un corso integrativo con lo scopo di aumentare la sorveglianza ittico-venatoria (deficitaria presso tutti i presidi lombardi) in ambito regionale. I responsabili il gruppo si prodigarono ed assecondando tutti i crismi organizzativo-legali, ottennero il benestare la regione. Il problema sorse quando le adesioni impennarono e da qualche decina ipotizzata, si passò alle migliaia. Sgomento ed imbarazzo! Che fare? Qualche mese di silenzio e di presunte difficoltà organizzative, poi il graduale silenzio ed un’anno dopo gli uffici regionali annullarono l’iniziativa trasformandola in un nuovo corso per il reclutamento di guardie.
Cari consiglieri ingenui (?!),
le GEV sono abbastanza amate dalla popolazione in generale, ma detestate da categorie economiche, politici, delinquenti di vario genere ed affaristi: non a caso, in tanti anni di ausilio volontario, le GEV hanno visto sempre più restringersi la loro capacità di incidere ed hanno subito limitazioni burocratiche al loro libero agire.